Abolire definitivamente la Riforma Fornero e introdurre nuovi strumenti volti ad anticipare l'uscita dall'attività lavorativa; sono queste le priorità del segretario federale della Lega Matteo Salvini che assieme ai Leader di Forza Italia e Fratelli d'Italia ha firmato il programma elettorale formando così il nuovo centrodestra.

Alcuni disaccordi, però, incombono fra lo stesso Salvini e Silvio Berlusconi non del tutto convinto dell'ipotesi lanciata dall'europarlamentare riguardante l'abrogazione della Legge Fornero visto che potrebbe avere degli effetti negativi sui conti pubblici.

La precedente legge previdenziale, infatti, avrebbe assicurato circa 80 miliardi di euro di risparmi; cosa che potrebbe essere compromessa in caso di cancellazione della norma.

Necessarie Quota 100 e Quota 41

Nonostante ciò, Matteo Salvini sembrerebbe ancora di più deciso: abolire la legge Fornero e puntare tutto sull'introduzione della Quota 41 e sulla quota 100. Misure che potrebbero rendere più semplice l'accesso al pensionamento. Da non sottovalutare, però, gli squilibri che andrebbero a crearsi all'interno del centrodestra e che potrebbero compromettere la campagna elettorale. Con il meccanismo di Quota 100, infatti, i lavoratori potranno accaparrarsi una copertura previdenziale dopo il raggiungimento di almeno 62 anni di età anagrafica e 38 anni di contributi effettivamente versati o comunque al raggiungimento di quota 100 con la somma dell' età anagrafica e l'anzianità contributiva.

Per i lavoratori precoci, invece, sempre nel programma del centrodestra è prevista l'uscita anticipata con Quota 41, ovvero dopo il raggiungimento di 41 anni di contribuzione indipendentemente dall'età anagrafica. L'obiettivo è quello di favorire il cosiddetto ricambio generazionale fra le giovani generazioni che oggi fanno sempre più fatica a subentrare nel mondo del lavoro.

Ecco il nuovo piano per reperire le risorse

Da considerare però, il nodo risorse, altro aspetto fondamentale che dovrebbe essere tenuto in considerazione. A tale proposito non manca l'intervento dell'ex Premier del Pd Matteo Renzi che avrebbe formulato un nuovo piano per reperire le risorse: riscuotere le cartelle esattoriali con importi inferiori ai 100 mila euro con uno sgravio che permette di pagare solo il 15 % delle somme dovute. In questo modo dovrebbero tornare alle casse statali cifre che vanno dai 40 ai 60 miliardi di euro.