Proprio nel bel mezzo di una campagna elettorale fatta di promesse, speranze e attese, anche la Cisl si dice pronta ad avanzare le sue proposte sul tema lavoro, sulla previdenza e sullo sgravio fiscale. Il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, infatti, avrebbe annunciato l'inizio di una nuova battaglia per sottoporre al nuovo Governo le sue richieste.

Furlan pronta a nuova proposta su lavoro e pensioni

In vista delle elezioni previste per il 4 marzo, la stessa Furlan si è detta pronta a concentrarsi sui temi rimasti irrisolti nonostante l'approvazione della nuova manovra finanziaria.

Si tratta di alcuni interventi in campo previdenziale, oltre a nuove misure da introdurre per garantire una maggiore flessibilità in uscita. Da un lato il centrodestra e il Movimento 5 Stelle sembrano avere chiare le proprie idee: introdurre un meccanismo di uscita dopo il raggiungimento di almeno 62 anni di età anagrafica unitamente ai 38 anni di versamenti contributivi, raggiungendo appunto Quota 100, oppure dopo il raggiungimento di almeno 41 anni di contributi effettivamente versati indipendentemente dall'età anagrafica e senza penalizzazioni.

Annamaria Furlan, invece, avrebbe reso nota la necessità di potenziare gli interventi in materia di welfare proponendo la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni sociali oltre a migliorare le coperture integrative.

Sul piano lavoro sarebbe necessaria l'attuazione delle politiche attive, il potenziamento dei progetti di alternanza scuola-lavoro e garanzia giovani oltre ad un ulteriore sgravio fiscale volto a favorire i lavoratori, i pensionati e le imprese. Come si evince dal documento redatto dalla Cisl, inoltre, occorrerebbe innalzare la soglia reddituale per poter fruire del bonus 80 euro lanciato dall'ex premier Matteo Renzi.

Furlan: 'fondamentale l'ampliamento dei lavori usuranti'

Il segretario generale della Cisl, in un'intervista a L'Avvenire, avrebbe ricordato l'importante traguardo raggiunto sul tema Pensioni con la cosiddetta Fase 2 dell'accordo siglato lo scorso anno fra l'esecutivo e le tre sigle confederali Cgil, Cisl e Uil, che ha permesso di arrivare ad una proposta unitaria sulla previdenza complementare, sull'estensione dell'Ape Sociale e sul riconoscimento dei lavori di cura e assistenza ai fini contributivi delle lavoratrici.

Di fondamentale importanza anche l'ampliamento della categoria dei lavori usuranti nei quali sono stati ricompresi i marittimi, i siderurgici, i pescatori e i lavoratori appartenenti al settore agricolo.