Dopo l’aggiornamento sui concorsi pubblici riservati agli economisti e ai giuristi ecco in questo articolo un focus sul periodo di formazione previsto dopo il superamento del concorso pubblico per 400 giudici di Pace bandito dal Ministero della Giustizia il 15 febbraio. Più precisamente 300 posti sono per i giudici onorari di pace e 100 sono per i vice procuratori onorari. Il relativo bando è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale con riferimento alle 26 Corti d’Appello in cui è possibile presentare la domanda esclusivamente in forma telematica entro il 15 marzo.
Requisito principale è il possesso della laurea in giurisprudenza. Costituiscono titoli preferenziali dopo la formazione della graduatoria, l'aver esercitato il ruolo di dirigente, nelle cancellerie nelle segreterie giudiziarie o l’aver svolto la professione di docente in materie giuridiche o, ancora, quella di avvocato o di notaio. L’incarico dura 4 anni e può essere confermato una sola volta per altri 4 anni. Il magistrato onorario deve osservare i doveri previsti per i magistrati ordinari
Formazione giudici di pace: tirocinio di 6 mesi non retribuito
Dopo il superamento del concorso, i vincitori devono sapere che saranno sottoposti ad un periodo di prova di 6 mesi. Ai magistrati onorari in tirocinio non spetta alcuna indennità.
Dopo i 6 mesi di tirocinio, non è neanche detto che si raggiunga il titolo comunque. Spetta infatti al magistrato togato a cui si viene assegnati, decidere se l’aspirante giudice onorario (o vice procuratore) è o meno idoneo. Sono 600 le persone vincitrici che accederanno al tirocinio, mentre le persone ritenute idonee sono solo 400.
Ciò significa che 200 aspiranti giudici saranno mandati a casa.
Coloro che quindi vogliono intraprendere tale carriera e che sono già avvocati o praticanti abilitati devono sapere oltre al fatto che non è previsto un compenso durante i sei mesi di tirocinio, che lo stipendio previsto per i giudici onorati non è poi cosi' alto.
Non è un caso infatti che le associazioni dei magistrati onorari contestano stipendi ed indennità non adeguati al lavoro che ogni giorno svolgono non solo nelle aule di udienza ma anche che si portano a casa. Stipendi bassi cui si aggiungono le scarse tutele in caso di gravidanza, infortuni, malattia. L’indennità si aggira intorno ai 16.140 euro lordi all’anno, a cui si deve aggiunge (per fortuna) una parte variabile di circa 3-4 mila euro.
Ecco quindi che tali associazioni di categoria auspicano un adeguamento delle indennità al costo della vista visto che senza il lavoro dei giudici onorari il sistema giustizia andrebbe seriamente in crisi. Secondo i dati forniti dal Consiglio Superiore della Magistratura i giudici onorari in servizio sono, in tutto, 7.184. Un bel numero, mentre i togati sono poco di più ovvero 8.619.