Da gennaio 2018 il voucher per l’acquisto di servizi di baby-sitting ha cambiato nome in “contributo per l’acquisto di servizi di baby-sitting” e viene erogato per un massimo di 600 euro mensili tramite il Libretto famiglia. L'Inps poche ore fa ha emanato un comunicato con i chiarimenti per poterlo richiedere e ha delineato 3 passi da compiere per averlo:

1. Le madri, dopo essersi registrate, dovranno procedere all’appropriazione telematica del contributo per l’acquisto dei servizi di baby-sitting, entro e non oltre 120 giorni dall'accoglimento della domanda altrimenti si perderà il beneficio.

2. Per poter usufruire dei bonus concessi dal 1° gennaio 2018, le mamme beneficiarie e i lavoratori devono registrarsi alla piattaforma Prestazioni di Lavoro Occasionale e Libretto famiglia e selezionare l’apposita voce del menù a tendina “acquisto di servizi di baby-sitting”.

3. Una volta effettuata la registrazione, le mamme beneficiarie del bonus, inseriranno le prestazioni lavorative entro il 3 del mese successivo rispetto a quello di svolgimento delle prestazioni stesse, per garantire il pagamento nei termini di legge da parte dell’INPS.

Bonus Baby sitter: chi può avere tale beneficio?

Il bonus baby sitter spetta a tutte le lavoratrici dipendenti sia pubbliche che private, nonché alle dipendenti iscritte alla Gestione Separata, comprese le lavoratrici che operano come libere professioniste, e che non risultino iscritte a forme diverse di previdenziale obbligatoria e non abbiamo raggiunto età pensionabile, pertanto che sono ancora tenute al versamento dell'intera contribuzione).

Tutte queste lavoratrici che possono usufruire del beneficio devono comunque trovarsi negli 11 mesi dopo la conclusione di quello che deve essere il periodo di congedo obbligatorio per maternità e non devono aver ancora goduto dell'intero periodo di congedo di maternità.

Possono anche chiedere il beneficio le lavoratrici autonome o imprenditrici che fanno capo a queste categorie: coltivatrici e operatrici nel mondo dell'agricoltura; artigiane ed chi lavora in attività legate al commercio, imprenditrici agricole e chi si occupa di attività ittica.

Anche per loro valgono le stesse regole che per le lavoratrici dipendenti, ovvero avere almeno un mese di congedo parentale ancora da usufruire sempre in relazione al figlio per cui si intende chiedere il bonus, e non devono aver terminato il periodo per l'indennità di maternità.