In occasione della trasmissione "DiMartedì" su La7 di questo 13 marzo è intervenuta l'ex Ministra del Lavoro Elsa fornero che è stata interpellata in particolare sul tema caldo in queste settimane del reddito di cittadinanza. Vediamo meglio che cosa ha detto.

Elsa Fornero spiega la differenza fra reddito di cittadinanza e reddito di inclusione

Rispondendo all'ipotesi che l'introduzione del reddito di cittadinanza possa portare profonde novità all'intero sistema previdenziale, la Fornero ha detto: "Direi di sì. Ma occorre una precisazione terminologica anche per non ingannare i cittadini.

Il reddito di cittadinanza è in effetti un reddito che viene dato appunto sulla base della cittadinanza: quindi non importa se si è ricchi o poveri. E' una misura per realizzare quasi quello che si chiama "terreno di gioco livellato": diamo qualcosa a tutti e vediamo come se la giocano. Ma oggi in Italia si parla invece di reddito "condizionato" a una serie di dati e variabili, ad esempio al fatto che uno non sia ricco, che non abbia lavoro e che lo stia cercando, che non rifiuti delle offerte ragionevoli. Ci si deve muovere entro questi limiti e condizionamenti che però si deve far funzionare molto bene, perché su questo principio si è d'accordo tutti: il PD ne ha già approvato una variante con fondi limitati, che si chiama reddito di inclusione".

Fornero: 'Non abbiamo soldi per tutto: si pensi a chi non ha opportunità e a come cercare lavoro a tutti'

Poi la Fornero ha proseguito: "Io a suo tempo da ministro lo dissi in Europa e fui criticata: credo che sia dovere di un Paese pensare a chi non ha chance di vita e ciò lo si fa dando innanzitutto l'opportunità di frequentazione di buone scuole, ma in ogni caso non si può lasciare indietro qualcuno.

Il problema è uno solo: non abbiamo soldi per tutto e quindi dobbiamo decidere dove indirizzare i pochi che abbiamo. Un reddito minimo garantito o di inclusione che vada verso queste persone ha un grande significato di civiltà".

Poi la Fornero ha aggiunto riguardo al tema del possibile abbassamento dell'età pensionabile: "Occorre domandarsi se nell'ambito delle poche risorse che abbiamo, esse vanno utilizzate per mandare in pensione le persone oppure invece per cercare un lavoro a tutti: ovvero ai giovani ma anche alle persone più in là con gli anni che siano ancora in grado di lavorare".

L'attacco di Elsa Fornero al M5S

Riguardo al M5S la Fornero è stata piuttosto dura, affermando: "In democrazia si deve guardare con rispetto al voto dei cittadini. Quello che a me non piace è l'atteggiamento di chi pensa che ciò che fa lui è buono per definizione, come se invece le stesse cose provate da altri in passato avessero cattive intenzioni. L'idea del M5S di rivitalizzare il mercato del lavoro e dare occupazione a chi non ce l'ha, è stato in realtà l'obiettivo anche di tutti i vari Ministri del Lavoro che si sono succeduti. Non è possibile pensare che tutti avessero secondi fini negativi e che i grillini invece siano buoni per definizione e che tutto ciò che faranno porterà dei buoni risultati".