E' ancora attesa per la formazione del nuovo Governo che dovrebbe insediarsi fra pochi giorni. Dopo le elezioni politiche del 4 marzo, infatti, che hanno visto il Movimento 5 Stelle prima forza politica del Paese e la Lega primo partito del nuovo centrodestra, insorgono ancora molti dubbi su chi sarà il nuovo esecutivo visto che non è stato raggiunto il quorum.
Necessaria proroga dell'opzione donna e dell'Ape Sociale
Le proposte, però, sul fronte lavoro e sul tema previdenziale, non sono mancate. Anche il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano si è fatto avanti su alcuni punti rimasti irrisolti nonostante l'approvazione e la successiva entrata in vigore della nuova Legge di Stabilità.
Si tratta della proroga del cosiddetto Ape Sociale con l'intento di rendere la misura strutturale e dell'Opzione Donna oltre il 31 dicembre 2018 a favore delle lavoratrici che hanno compiuto almeno 57 anni di età anagrafica e maturato 35 anni di versamenti contributivi.
Fra le proposte dell'ex Ministro del Lavoro, anche l'ampliamento della platea dei lavori usuranti e gravosi rispetto alle 15 categorie individuate nella precedente Legge di Bilancio oltre all'approvazione di una nuova misura di salvaguardia per andare in contro ai problemi riscontrati da migliaia di esodati rimasti penalizzati dalle rigide norme dettate dalla precedente Riforma Fornero e per i quali sono stati già approvati otto provvedimenti di tutela previdenziale.
Damiano: 'approvare Quota 41 per tutti'
Di fondamentale importanza, anche l'estensione del meccanismo di Quota 41 a favore di tutti i lavoratori. Come già tanti sanno, la misura è stata inserita nella Legge di Stabilità 2017 ma è stata estesa solo alle categorie più svantaggiate: disoccupati, caregivers, addetti ai lavori usuranti e invalidi al 74 %.
Secondo le richieste di cesare damiano, infatti, il nuovo esecutivo dovrebbe occuparsi anche dell'estensione della misura. Una proposta molto simile a quanto contenuto nei programmi elettorali della Lega Nord e del Movimento 5 Stelle e che, quindi, potrebbe essere presa in considerazione visto che darebbe la possibilità di lasciare in anticipo il lavoro dopo il raggiungimento di almeno 41 anni di contribuzione indipendentemente dall'età anagrafica raggiunta. Secondo il deputato del Partito Democratico, le sue proposte potrebbero essere utili per agevolare l'accesso alla pensione di circa 250 mila lavoratori e recuperare circa 20 miliardi di euro.