In un paese come l' Italia in cui - come ci riportano i dati Istat - la disoccupazione giovanile è pari al 31,5% essere un'artista è un vero azzardo.

Non è inusuale ricevere frasi di scherno o commiato di fronte a scelte non canoniche nell'ambito scolastico-lavorativo.

Decidere di studiare al liceo artistico equivale a dimezzare le proprie possibilità di avere riscontri positivi nella ricerca di lavoro, come dice anche Shade nella sua canzone, questo diploma viene considerato "bene ma non benissimo".

I Bohémien 2.0

Malgrado la nostra patria sia considerata la matrice dei più grandi artisti di ogni tempo, a meno che non si sia deceduti da almeno due decadi è quasi impossibile emergere.

E allora cosa si fa? I giovani si improvvisano nuovi bohémien e scapigliati, mantenendo quella nota scanzonata tipica di ogni sognatore, cantando e suonando nelle piazze od offrendo i propri scritti al miglior offerente in siti da freelancer o esibendo le proprie opere in concorsi vari. Questa è la domanda che attanaglia ogni giovane artista che si sia ritrovato con in mano un curriculum vitae pre impostato e davanti due strade da percorrere.

Bisogna scegliere la propria passione o un lavoro sicuro?

In un contesto storico-economico non dei più rigogliosi, la logica ci imporrebbe di ricercare un sicuro - più probabilmente precario - lavoro qualunque, senza nessuna attinenza a ciò che ci appassiona e a cui siamo portati.

L'alternativa, largamente accettata e consigliata dalla comunità, consiste nel cercare una nuova sorte all' estero e proprio per questo il numero di italiani emigrati l'anno scorso supera i 250.000, lo stesso numero raggiunto nell'immediato dopoguerra.

L'Arte però, merita di essere vissuta in ogni dove e chi persevera, malgrado le brutte esperienze, può farcela.

Basti pensare ai chiacchieratissimi Måneskin, la band rock di giovanissimi che, contrariamente ai pronostici e alla loro mancata vittoria ad X Factor, ha spopolato sia sul web che in TV, raggiungendo con il loro primo singolo il disco di platino e mantenendosi in prima posizione sulle tendenze di Youtube con il loro secondo singolo.Incuranti del parere altrui, della difficoltà, della sconfitta, hanno iniziato come semplici artisti ascoltati per strada ed ora i loro concerti sono sold out.

Ed è questa la capacità di noi italiani, prendiamo qualcosa e lo trasformiamo in arte.Perciò mi rivolgo a te, artista che stai leggendo, e ti dico di vivere la tua passione appieno: perché forse non si potrà vivere della propria arte, ma senza di essa, la vita non avrebbe lo stesso sapore.