La pensione di anzianità è una sciagura”. E’ questa l’affermazione del noto economista Sandro Gronchi che sta suscitando infuocate reazioni sui social da parte soprattutto dei lavoratori precoci che, grazie al minimo di flessibilità ancora garantita dalla riforma Fornero, riescono a godere di un’uscita anticipata rispetto all’età prevista dalla riforma stessa. Secondo Gronchi, infatti, l’uscita dal lavoro dovrebbe essere regolata solo dall’età anagrafica e non anche dagli anni di contributi versati all’Inps o ad altre casse.

L’intervista di Gronchi: ‘La pensione di anzianità è una sciagura’

In un’intervista rilasciata nei giorni scorsi al quotidiano economico Il Sole 24 Ore, l’economista Sandro Gronchi, docente alla Sapienza di Roma e massimo esperto del sistema previdenziale, tanto da essere stato, consulente del governo durante la presidenza del Consiglio di Dini, ha affermato che la pensione di anzianità, preservata dalla riforma Fornero sotto forma di pensione anticipata, è un sistema fortemente iniquo che mette a rischio la sostenibilità del sistema previdenziale. Una vera sciagura, insomma, da abolire.

Secondo Gronchi, infatti, la pensione di anzianità che consente l’uscita anticipata in presenza di determinati requisiti, ad esempio i lavoratori precoci o gli usuranti, è fonte di ingiustizie in quanto permette che a lavoratori nati nello stesso anno siano attribuite dal sistema longevità diverse penalizzando ulteriormente chi andrà in pensione più tardi.

L’unico modo per uscire da questa ingiustizia che, inoltre, mette in pericolo la sostenibilità finanziaria del sistema previdenziale italiano, sarebbe quello di abolire le Pensioni anticipate prendendo in considerazione per l’accesso al trattamento di quiescenza dell’Inps il solo parametro dell’anzianità anagrafica, all’interno delle quali prevedere, comunque, forme di flessibilità.

Abolire le pensioni di anzianità? La reazioni sui social

Di fronte alla prospettiva di abolire le pensioni di anzianità, ovvero le pensioni anticipate per precoci ed usuranti, non sono mancate le reazioni degli interessati che si sono manifestate in modo particolare attraverso i social.

I principali gruppi di Facebook che raggruppano i lavoratori interessati della pensioni anticipate, come ‘Lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti’ e ‘41xtutti lavoratori uniti’, sono stati infatti invasi da commenti poco lusinghieri nei confronti dell’economista invitato, da più voci, a provare a fare 40 anni di lavoro come saldatore o operaio edile per rendersi conto di cosa vuol dire fare un ‘lavoro usurante’.

In attesa del nuovo governo che, secondo le promesse elettorali dei vincitori, dovrà rimettere mano ad una nuova riforma delle pensioni, al coro dei sostenitori di nuova flessibilità si aggiunge quindi il contro canto di chi sostiene l’abolizione delle pensioni anticipate.