Le ultime novità sulle Pensioni aggiornate ad oggi 27 aprile hanno come tema la riforma Fornero e gli scenari tra il 2030 e 2040, il periodo in cui andranno in pensione i cosiddetti baby boomers. Lo spunto arriva dal Def, il Documento di economia e finanza, presentato in forma tendenziale ieri dal governo uscente, alla presenza del premier Paolo Gentiloni e il ministro dell'Economia Padoan. Come comunica il quotidiano economico Il Sole 24 Ore, all'interno del Def è contenuto un'interessante simulazione, attraverso la quale si vuole mostrare quale livello raggiungerebbe il debito pubblico italiano senza le riforme previdenziali varate a partire dal 2004, inclusa quella adottata dall'esecutivo tecnico dell'ex presidente del Consiglio Mario Monti.
Debito pubblico senza la riforma pensioni della Fornero
La simulazione del Def presentato ieri tratteggia uno scenario da incubo per l'Italia qualora non ci fossero state le più recenti riforme pensionistiche, inclusa la tanto criticata legge Fornero. Il debito pubblico salirebbe alle stelle da subito, raggiungendo nel breve temine indicativamente un valore pari al 150 per cento del Pil. La somma del debito andrebbe a peggiorare nel periodo compreso tra il 2030 e il 2040, quando raggiungerebbe il 200 per cento del Pil. Una situazione a livello economico, insostenibile per il nostro Paese. Dopo il 2040 si toccherebbe quota 250 per cento. La curva arriverebbe a toccare il suo massimo nei dieci anni successivi, fino al 2050, quando il debito in rapporto al Pil arriverebbe al 300 per cento.
I dati della simulazione rappresentano forse un messaggio implicito a M5S e Lega Nord, le due forze politiche che in campagna elettorale hanno battuto fortemente sull'abolizione della Fornero e su una nuova riforma previdenziale.
I baby boomers in pensione tra il 2030 e 2040
Nell'analisi del Sole 24 Ore trovano spazio i baby boomers, come vengono indicati tutti quei lavoratori nati negli anni Cinquanta e Sessanta, i quali hanno beneficiato di condizioni più agevoli rispetto alle nuove generazioni.
Terminato il periodo che va dal 2030 al 2040, gli anni entro cui queste persone andranno in pensione, ci sarà un sensibile aumento del debito italiano rapportato al Pil. Nelle stime reali, tenendo dunque conto delle leggi previdenziali varate negli ultimi anni dallo Stato italiano, la curva debito/pil toccherà sfonderà il muro del 18 per cento nel 2040.
Nei prossimi anni, invece, almeno fino al 2025, le previsioni del Def indicano che il debito resterà al di sotto del 16 per cento. Alla base della simulazione adottata dal Def, così come delle previsioni reali, c'è l'Economic Policy Committee - Working Group on Ageing (ECP - WGA), le cui stime fanno riferimento all'anno 2018. Si ricorda, infine, che tra il 2030 e 2040, secondo l'attuale riforma di Elsa Fornero, l'età pensionabile sarà compresa tra i 68 anni e 1 mese e i 68 anni e 11 mesi, vale a dire circa 2 anni in più rispetto al limite per accedere alla pensione di vecchiaia nel 2018, pari a 66 anni e 7 mesi.