Si è tenuto alcuni giorni fa, a Salerno, il Congresso nazionale di categoria, durante il quale il segretario generale della UILPA Sicilia, Alfonso Farruggia, ha affermato che la riconferma di Nicola Turco (i due sono insieme nella foto in copertina) come segretario generale della Uilpa rappresenta una continuità con il lavoro svolto finora nonché l'auspicio per la realizzazione dei progetti futuri prefissati.

Squadra che vince non si cambia

Tra gli obiettivi futuri più urgenti per Nicola Turco, Alfonso Farruggia in primis, ma per la Uil Pubblica Amministrazione tutta, vi è certamente è il rinnovo del contratto per le annualità 2019-2021: contrattazione che stabilirà le nuove disposizioni in termini di tutela del lavoro e dei lavoratori sotto ogni punto da di vista (orari di lavoro, turni, condizioni di lavoro, etc.).

Durante il Congresso, sono stati rieletti anche i componenti degli organismi statutari (esecutivo e consiglio comunale) tra i quali figurano molti esponenti sindacali provenienti da tutta la Sicilia nonché Alfonso Farruggia, che rappresenterà la UILPA al prossimo Congresso nazionale Uil che si svolgerà a Roma dal 21 al 23 giugno prossimi.

Riconfermati, inoltre, anche Armando Algozzino, Andrea Mangraviti e Alda Iudicelli all'esecutivo. La conclusione, questa, di una lunga stagione congressuale che ha visto tante riconferme, anche in Sicilia.

Un impegno, quello della Uil Pubblica Amministrazione che, in questi mesi ha visto la partecipazione attenta, attiva e partecipata non solo degli "addetti ai lavori", ma anche degli operatori dei comparti interessati dal sindacato e per i quali lo stesso svolge il suo lavoro di garante del diritto legittimo al lavoro.

Dati quelli della Uilpa che, a partire dalle recenti elezioni delle RSU (Rappresentanze Sindacali Unitarie) hanno manifestato la presenza del sindacato rispetto ad altre realtàsindacali operanti sul territorio e la crescita dello stesso in termini di fiducia da parte dei comparti all'interno dei quali il sindacato opera.

Dati che, in Sicilia, esprimono un'esigenza particolarmente sentita di ricevere risposte: risposte che corrispondono a diritti necessari per svolgere il proprio lavoro quale diritto fondamentale dell'uomo, garantito dalla nostra Costituzione.

Esigenze che, oggi più di prima, trovano maggiori difficoltà, si scontrano contro amministrazioni che non riescono a far fronte alle innumerevoli richieste di aiuto e che, troppo spesso, causano la loro caduta nel dimenticatoio legislativo.

Dalla necessità di tali risposte, ecco emergere dati che suonano come un "campanello d'allarme" che non più possibile ignorare.

Tali dati, rappresentano il trampolino, verso una nuova progettualità che mira a raggiungere gli obiettivi prefissati e a porre i prodromi per i successivi: una progettualità la cui "pietra filosofale" è il contratto e la sua, imminente e necessaria regolamentazione ufficiale.