Il CAT, sindacato di base dei ferrovieri, ha proclamato uno sciopero dalle 22 di sabato 26 maggio alle 6 di domenica 27, a seguito della mancata soluzione di tutta una serie di problematiche che da troppo tempo assillano i lavoratori del settore.

La piattaforma rivendicativa

Tra le motivazioni dello sciopero, specificate in un comunicato dal titolo “Parliamo del nostro futuro”, il CAT indica la problematica delle pensioni, riferita sia al caso generale (Legge Fornero) che al caso più specifico di macchinisti, capitreno e manovratori, ai quali la soppressione del fondo speciale FS ha comportato l'innalzamento dell'età per la pensione da 58 a 67 anni, salvo un poco di “sconto” ottenibile con l'APE o i lavori cosiddetti “gravosi”.

Un'altra motivazione è il rinnovo del Contratto di Lavoro, scaduto dal 31 dicembre scorso, con particolare riferimento all'orario di lavoro, che per il personale mobile ha raggiunto le 10 ore giornaliere, e agli aspetti di natura economica. L'orario di lavoro del personale dei treni, secondo il CAT, dovrebbe essere stabilito per legge, in quanto i limiti attualmente previsti, contenuti nella parte normativa dei contratti di lavoro sottoscritti da CGIL, CISL, UIL, ORSA e imprese ferroviarie, sono ritenuti troppo pesanti e addirittura nocivi per la salute. Sono inoltre all'ordine del giorno le problematiche inerenti la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro: il personale viaggiante negli ultimi mesi ha visto purtroppo crescere il numero dei casi di aggressione da parte di viaggiatori, mentre per quanto riguarda i macchinisti è in atto una progressiva reintroduzione dell'apparecchiatura “Vigilante”, che non ha subito grandi modifiche rispetto a quella che alcuni anni fa era stata oggetto di prescrizioni delle ASL, che l'avevano dichiarata nociva per la salute del guidatore e inoltre distraente dalla guida.

Alla ricerca dell'unità sindacale

Il CAT conclude il proprio comunicato con un appello alle altre organizzazioni sindacali di base presenti nel settore delle ferrovie, invitandole ad un dialogo che si prefigga come scopo quello della costituzione di un soggetto unitario, che possa quindi risultare più adatto ad affrontare tutte le problematiche segnalate. Un invito è rivolto anche a tutti i lavoratori del settore, la cui partecipazione alle varie iniziative è vista come necessaria al fine dell'efficacia delle stesse.