Grazie alla firma di un nuovo decreto, da parte della ministra Fedeli, sono state dettate nuove norme in merito all’abilitazione alla professione medica. Grazie a queste nuove norme, è stato possibile ridurre notevolmente i tempi per l’ammissione all’esame di Stato e, di conseguenza, tutta la durata del percorso riguardante l’iter formativo dei futuri medici, attraverso l’introduzione del tirocinio professionalizzante da effettuare nel corso degli anni di studio e non dopo la laurea come in precedenza.

La firma del decreto che ha sancito il cambiamento

Il 9 Maggio 2018 la Ministra Valeria Fedeli ha convalidato il nuovo “Regolamento riguardante gli esami di Stato di abilitazione alla professione di medico-chirurgo”. L’ approvazione di questo nuovo sistema, era molto attesa sia dagli studenti frequentanti la facoltà di Medicina e Chirurgia e sia dalla Federazione dell'Ordine dei Medici. Una delle principali novità di questo nuovo sistema regolamentare, riguarda le modalità di espletamento del tirocinio formativo. Per ottimizzare i tempi e per avviare alla professione in maniera più rapida gli aspiranti medici, verrà inserito nei sei anni del corso di studio di ogni singolo studente a differenza del regolamento vigente in precedenza che ne consentiva l’accesso solo dopo aver conseguito la laurea in medicina e chirurgia.

Con il nuovo regolamento, il tirocinio non potrà essere compiuto prima del quinto anno di corso e si potrà cominciarlo solo dopo aver superato tutti gli esami sostanziali previsti nei primi quattro anni del corso di studi. Questo importante cambiamento, è stato dettato dalla volontà di voler uniformare il percorso di studi dei medici italiani a quello degli studenti in medicina appartenenti ad altri Paesi della comunità Europea.

La prima seduta di esame di Stato di abilitazione professionale con l’applicazione delle nuove modalità si terrà a luglio del prossimo anno, nel 2019. I quiz per l’ammissione all’esame di stato, riguarderanno soprattutto l’esperienza fatta sul campo anziché quella teorica, infatti, a partire da Luglio 2019 saranno ridotti da 200 a 50 quelli riguardanti la parte Pre-clinica mentre saranno portati a 150 quelli riguardanti la formazione sul campo.

Per il sindacato studentesco questo è stato un bel passo avanti, ma loro stessi chiedono anche che siano aumentate le sessioni del suddetto esame in modo da farle coincidere alle sessioni di laurea riducendo ancora di più le attese per gli aspiranti medici.