Continuano i dibattiti sulla famigerata flessibilità in uscita con il meccanismo di Quota 100 proposto da Lega e Movimento 5 Stelle, contenuto nel contratto di governo stipulato fra i due partiti alcune settimane fa. Mentre si continua a discutere sulla formazione del nuovo esecutivo, infatti, c'è chi mette le mani avanti per una nuova proposta sull'uscita flessibile.

Ecco la proposta della Uil

Si tratta del segretario confederale della Uil Domenico Proietti, secondo il quale sarebbe necessaria l'introduzione dell'uscita a partire dai 63 anni di età anagrafica.

Analizzando i dati dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, il sindacalista avrebbe appreso che essi mostrano come sia necessario introdurre elementi di flessibilità in uscita dall'attività lavorativa, soprattutto per le Pensioni del pubblico impiego. Come spiegato dallo stesso Proietti, infatti, in alcuni enti molti lavoratori vanno incontro alla risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro e pertanto non viene data la possibilità di restare al lavoro fino al compimento dell'età anagrafica.

E' questo il motivo principale che spinge il sindacato della Uil a chiedere l'introduzione dell'uscita anticipata a partire dai 63 anni di età anagrafica; proposta che varrebbe sia per i lavoratori del settore privato sia per i dipendenti del pubblico impiego.

Di fondamentale importanza anche il riconoscimento dei lavori di cura e assistenza per le lavoratrici ai fini contributivi attuando le cosiddette parità di genere.

La Uil, mirerebbe, inoltre, al sostegno delle pensioni delle giovani generazioni alle prese con le difficoltà nel trovare un'occupazione, con maggior riguardo per coloro che svolgono carriere discontinue e che, quindi, non hanno la possibilità di perfezionare il requisito contributivo.

Quota 100 appoggiata anche da LeU

Intanto, si farebbe più strada l'ipotesi sul meccanismo di Quota 100 che consentirebbe la flessibilità pensionistica ai lavoratori che hanno compiuto almeno 60 anni di età anagrafica accompagnati dal versamento di 40 anni di contributi. Una proposta lanciata dalla Lega e che viene appoggiata anche da Liberi e Uguali, anche se consapevole dell'ingente onere richiesto dalla misura che avrebbe scaturite non poche contrarietà. Bisognerà vedere se LeU sia davvero disponibile ad intraprendere questo percorso con la Lega e il Movimento 5 Stelle e portare la proposta sulla quota 100 sui banchi del Parlamento.