Il leader del Carroccio, Matteo Salvini, boccia senza appello la possibilità di un governo tecnico con un premier alla Mario Monti e per la costituzione di un nuovo governo rilancia l’appello al Movimento 5 stelle capitanato da Luigi Di Maio con il quale si continua a registrare una sintonia su diversi punti programmatici – dalla riforma Pensioni al fisco passando per scuola e lavoro – ma ancora leghisti e pentastellati non sono stati capaci di trovare un’intesa sul nuovo esecutivo. Secondo il segretario della Lega, che oggi ha convocato una conferenza stampa in vista delle nuove consultazioni di lunedì prossimo al Quirinale, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella dovrebbe dare l’incarico a chi ha vinto le elezioni politiche del 4 marzo scorso escludendo possibili premier tecnici come il professor Monti, il cui governo diede vita a una delle più contestata riforma pensioni, quella legge Fornero che ancora oggi Salvini dice di voler abolire, così come del resto anche Di Maio.

Governo, Salvini a Di Maio: governo insieme fino a dicembre

Quota 100 per tutti, Quota 41 per i precoci, proroga di Opzione donna, staffetta generazionale: queste le proposte della Lega e del Movimento 5 stelle in materia di riforma pensioni, ma sembra sempre più difficile, se non impossibile a questo punto, che possa nascere un governo giallo-verde che in queste settimane di passione dopo il voto ha alimentato le aspettative di chi da anni spera che possa davvero essere abolita, o comunque radicalmente modificata a partire dall’età pensionabile e della penalizzazioni sulla pensione anticipata, la legge Fornero.

Dalla riforma pensioni Fornero alle tasse, il piano della Lega

“Ribadisco l'invito al Movimento 5 stelle – ha detto oggi il leader della Lega- come fare insieme un governo a tempo per fare – ha sottolineato - poche cose e bene", tra le quali indica l’avvio della riduzione delle tasse, della riforma fiscale e della riforma pensioni, l’approvazione di una legge sulla legittima difesa, nuove norme per il contrasto all’immigrazione irregolare, l’espatrio degli stranieri detenuti nelle carceri italiane.

Di questo parlerà il segretario del Carroccio e leader del centrodestra lunedì prossimo al Capo dello Stato, come di fatto ha anticipato oggi nel corso della conferenza stampa a Milano. Salvini, parlando del possibile esecutivo di scopo o istituzionale, indica la durata di qualche mese: "entro dicembre". Qualche mese insomma per avviare le riforme e fare una legge elettorale “che consegni un premier agli italiani il giorno dopo le elezioni”. La strada di Salvini al momento sembra ancora tutta in salita.