La nuova Scuola, un progetto che deve essere concretizzato al più presto e per farlo, bisogna lavorare uniti. Questo è l'appello lanciato dal presidente della compagnia San Paolo (ed ex ministro dell'istruzione) Francesco Profumo. Il politico è autore dell'opera 'Leadership per l'innovazione nella scuola'. Un progetto che non vuole presentarsi come una riforma richiesta al prossimo governo (che ancora non vede la luce). E' lo stesso Profumo a sottolineare che la stessa scuola non può tollerarne altre.
La nuova scuola di Francesco Profumo
Come leggiamo da un recente articolo de La Stampa, la nuova scuola ipotizzata da Francesco Profumo all'interno del suo libro è una realtà ideata originariamente come gruppo di studio, durante l'evento EDUCA.
Il fine è quello di condividere riflessioni, idee e progetti su come dovrà essere strutturata la scuola del futuro. 'Leadership per l'innovazione della scuola' è la raccolta di tutte le proposte, un prezioso 'libretto di istruzioni' per le modifiche fondamentali che dovrebbero essere attuate all'interno dell'istruzione italiana.
Il progetto parte da una riflessione che spieghiamo qui di seguito: i bambini che hanno iniziato le primarie nel 2017, finiranno le scuole secondarie di primo grado nel 2025. Per Profumo, ci vorrebbe la sfera di cristallo per comprendere quali saranno le competenze richieste allora. Si tratta di immaginare come saranno strutturate la vita e la società nel futuro prossimo e quali saranno le professioni richieste.
I buoni propositi di Profumo
Francesco Profumo ha invitato tutti (politici, dirigenti, insegnanti, famiglie ed istituzioni) ad un nuovo inizio fondato sui desideri e le necessità degli studenti per capire da quali mezzi dovranno essere accompagnati nel futuro che loro vivranno in prima persona. Del resto, saranno i ragazzi di oggi gli uomini del domani che scriveranno le nuove leggi, creando una nuova società, si spera, migliore dell'attuale status quo.
I punti cardinali della nuova scuola sono i seguenti: formazione dei dirigenti scolastici, formazione dei docenti e messa a regime delle buone pratiche.
Docenti: che fine hanno fatto gli arretrati?
Intanto, che fine hanno fatto gli arretrati tanto attesi dai docenti? A darci alcuni importanti aggiornamenti è Orizzonte Scuola.
Alcuni docenti hanno chiesto agli operatori di NoiPa le opportune informazioni e pare che in queste ore sia visibile sulla piattaforma personale un importo caricato e pronto per essere emesso. Tuttavia, si ignora al momento la data in cui tale cedolino speciale sarà disponibile.
Pare tuttavia ci siano delle certezze (arrivate solo ieri) per i docenti assunti a tempo indeterminato ed i supplenti con contratto dal 30 Giugno al 31 Agosto: il cedolino della rata ordinaria risulta essere visibile dal 17/05/2018, lo stipendio regolare sarà invece esigibile dal 23/05/2018, in seguito toccherà al cedolino con arretrati che spettanti in base all'anzianità di servizio.
Le date di emissione degli arretrati
Discorso a parte per i supplenti temporanei, le cui date risultano essere diverse. Secondo le ultime indiscrezioni, pare che in questo caso la data di emissione speciale rimane il 18 Maggio, con data di esigibilità dopo una decina di giorni. Per quanto riguarda gli arretrati, è necessaria l'attesa di un cedolino a parte. Il periodo da prendere come punto di riferimento è la fine di Maggio e gli inizi di Giugno.