La chiamata diretta, uno dei cardini della Buona Scuola renziana, è stata eliminata grazie a un accordo tra il ministero dell'Istruzione e i principali sindacati di settore. L'accordo ripristina il metodo di assegnazione degli insegnanti alle scuole tramite la computazione di titoli e punteggio di mobilità da parte dell'Ufficio Scolastico Territoriale, eliminando, in sostanza, la discrezionalità legata alla chiamata diretta da parte dei dirigenti scolastici, che aveva sollevato critiche da tutte le figure del comparto scuola. Per gli insegnanti, finalmente, un motivo per essere soddisfatti: le critiche alla legge 107/2015 non si erano mai arginate, e il cambiamento introdotto dal MIUR era tra quelli maggiormente richiesti dai docenti.
Le parole del ministro Bussetti
Il potere di chiamata degli insegnanti, senza un criterio oggettivo, da parte dei dirigenti scolastici, viene eliminato, e con esso cade un pezzo della tanto vituperata legge 107/2015. Le ripercussioni dell'accordo saranno molto rapide, con effetti già a partire da luglio, e piena efficienza a partire dal prossimo anno scolastico italiano.
Come ha spiegato il ministro Marco Bussetti, "già dal prossimo anno scolastico si elimina, così come preannunciato in questi giorni, l’istituto della cosiddetta chiamata diretta dei docenti. In attesa dell’intervento legislativo di definitiva abrogazione", ha spiegato il ministro, con l’accordo sindacale si sostituisce "la chiamata diretta, connotata da eccessiva discrezionalità e da profili di inefficienza, con criteri trasparenti e obiettivi di mobilità ed assegnazione dei docenti".
Specifiche del passaggio
In primo luogo saranno considerati gli insegnanti che hanno ottenuto un trasferimento con una delle precedenze previste dall'articolo 13 del contratto nazionale sulla mobilità, quindi si continuerà sulla base del punteggio di mobilità. I docenti dovranno scegliere da quale istituto partire per l'assegnazione da parte dell'USP, nel caso il posto desiderato non è disponibile, si scalerà in ordine di vicinanza (e se l'insegnante non ha inserito indicazioni in merito alla sede dalla quale partire per l'assegnazione, verrà scelta automaticamente la scuola capofila dell'ambito).
La pubblicazione delle assegnazioni del primo ciclo avrà luogo entro il 13 luglio, mentre per la secondaria di II grado avrà luogo entro il 27 luglio.