La pensione anticipata a quota 100 è già realtà per alcune professioni. Infatti, quella che è la proposta della Lega di Salvini e del Movimento 5 Stelle di Di Maio, è già applicata dalle Casse private, i cui iscritti non hanno obblighi contributivi verso Inps e gestione separata. I professionisti godono di condizioni variabili e, in alcuni casi, anche più favorevoli rispetto alla stessa uscita con quota 100. Nel dettaglio, ad alcune professioni basta la quota 97, sempre come combinazione tra gli anni di versamenti contributivi e l'età raggiunta al momento della pensione.

Tuttavia, in determinati casi è necessaria un'età minima, anche superiore rispetto ai 64 anni ipotizzati per la pensione anticipata a quota 100 degli iscritti Inps. Tuttavia, in molti casi i professionisti hanno una seconda possibilità, ovvero quella di uscita con un certo numero di anni di contributi, indipendentemente dall'età: una sorta di quota 41, altra ipotesi allo studio dei due partiti per i lavoratori precoci.

Uscita Pensione anticipata quota 41 precoci o quota 100: confronto con pensioni dottori

Secondo quanto scrive il quotidiano specializzato Italia Oggi, la pensione anticipata a quota 100 dei medici e degli odontoiatri (che fanno capo all'Enpam) è un traguardo già ampiamente raggiunto dal momento che la somma tra contributi ed età anagrafica deve fare 97.

Tale quota assicura ai professionisti la possibilità di uscire ad un'età minima inferiore rispetto ai 64 anni del piano pensioni di Lega e M5S: infatti, l'età minima dei dottori è fissata a 62 anni, raggiungendo quota 97 in presenza di 35 anni di contributi versati. In quella che è definita "la pensione di anzianità", inoltre, i contributi figurativi comprendono anche gli anni di riscatto o di ricongiunzione.

Unico paletto per il riscatto pieno è rappresentato dal lasso di tempo di 30 anni richiesto a partire dalla laurea. Ulteriore possibilità di pensione anticipata per medici e odontoiatri è rappresentata da quella che potrebbe sembrare la quota 41, attualmente nei piani del Governo per i lavoratori precoci: infatti, l'Enpam permette la pensione anticipata a quota 42, indipendentemente dall'età anagrafica raggiunta.

Pensioni anticipate precoci quota 41 e quota 100: modello di uscita per M5S e Lega

Se i lavoratori prossimi ad andar via dal lavoro sperano nell'approvazione della quota 100 o della quota 41 come alternative alle Pensioni di vecchiaia, anche i pensionamenti degli avvocati potrebbero rappresentare un importante modello di uscita per le proposte che arriveranno sul tavolo del Governo nei prossimi mesi. Infatti, gli iscritti alla Cassa forense attualmente possono andare in pensione anticipata con 35 anni di contributi e 65 anni di età minima. L'uscita a quota 100 degli avvocati comporta, in ogni modo, un taglio dell'assegno pensionistico di un quarto (il 25 per cento). Tali requisiti verranno innalzati dal 2021 quando sarano richiesti 70 anni di età e 35 di versamenti.

La decurtazione dell'assegno non opera nel caso in cui gli avvocati escano con quella che potrebbe essere definita "la loro quota 41": con 40 anni di contributi si esce indipendentemente dall'età. La stessa quota 40 è prevista per i periti industriali. Tra quota 100 e quota 41 si posiziona la pensione anticipata dei commercialisti: infatti, gli associati alla Cnpadc, possono andare in pensione già dai 61 anni di età con 38 di contributi.