Accelerare il più possibile la riforma delle Pensioni con l'introduzione della pensione anticipata a quota 100, la conferma della quota 41 dei contribuenti precoci liberandola dai vincoli imposti dai precedenti governi e la riproposizione delle uscite mediante opzione donna. Sono questi i punti più importanti, in tema di riforma previdenziale, del "Contratto del Governo del cambiamento" ideato dal Movimento 5 Stelle e dalla Lega di Salvini. Eventualmente, rinunciando a qualche misura di pensione anticipata introdotta negli ultimi anni (come, ad esempio, l'Ape social), seppure in linea con la quadratura dei conti del bilancio statale e con l'andamento in aumento dei requisiti di uscita della riforma Fornero.

Lo sforzo del Governo Conte per tornare al sistema delle quote, meccanismo che prevedeva la pensione di anzianità, è stato confermato dal capo politico del M5S, Luigi Di Maio che, pochi giorni fa, mediante la diretta Facebook, ha rassicurato i prossimi alla pensione sull'impegno che il Governo metterà per arrivare al provvedimento della quota 100 e superare la riforma Fornero.

Pensione anticipata 2018, le novità di oggi su uscita quota 100, quota 41 e opzione donna

Per quanto annunciate già da molte settimane, le pensioni anticipate a quota 100 e le uscite dei precoci con quota 41 non sono state ancora definite, ragione per la quale si continuano a fare ipotesi sulle reali applicazioni, bilanciando spese statali e benefici per i contribuenti.

Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, infatti, sulla quota 100 non sarebbe stata sciolta l'incognita dell'età minima. Il quotidiano economico ipotizza che la somma di età e contributi versati potrebbe essere fatta a partire dai 64 anni, andando nell'unica direzione dell'aumento dell'età in caso di anni di contributi mancanti per arrivare a 100, senza però tentare la strada inversa.

Ovvero, quella di diminuire l'età in presenza di contributi Inps utili per arrivare a 100. Del resto, proprio nel programma elettorale della Lega, al punto pensioni veniva proposta la quota 100 con l'età minima di 64 anni.

Quota 100 e pensioni anticipate: attese novità anche su opzione donna e quota 41 precoci

Rispolverando il sistema delle quote per la pensione anticipata si andrebbe ad intervenire anche sulla quota 41 per tutti, intesa come accumulo di 41 anni di contributi (dal 2019 potrebbero diventare 41 anni e 5 mesi per l'adeguamento alla speranza di vita) e uscita indipendente rispetto all'età raggiunta.

Incerte sono le cifre sul bilancio statale del superamento della riforma Fornero: per Boeri, Presidente dell'Inps, servirebbero almeno 14-15 miliardi di euro annui, mentre per M5S e Lega non si andrebbe oltre i 5 miliardi. Più breve potrebbe essere il percorso per arrivare a ripristinare l'opzione donna, la pensione anticipata prevista per le lavoratrici a 57 o a 58 anni (a seconda, rispettivamente, che si lavori alle dipendenze o come autonome). La novità ipotizzata da Il Sole 24 Ore sarebbe quella di aumentare gli anni di contributi a 36 o 37 anni, rispetto ai 35 richiesti dalle precedenti proroghe del 2016 e 2017. Rimarrebbe inalterato il metodo di calcolo della pensione, incentrato nella conversione integrale dell'assegno attraverso il meccanismo contributivo. Il provvedimento potrebbe arrivare con decreto da emanarsi durante i mesi estivi.