Le ultime notizie sul fronte pensioni anticipate giungono da Cesare Damiano, che nella sua ultima nota stampa ribadisce i punti salienti delle proposte 'dems' presentate l'altro giorno alla Camera dei deputati. Proposte importanti sulle tematiche riguardanti l'uscita dal mondo del lavoro, come la quota 100 dai 63 anni anziché dai 64. Proposte che si rivolgono direttamente al nuovo Governo, che al momento però non ha ancora agito. Le ultime dichiarazioni dell’onorevole democratico Cesare Damiano.
Pensioni anticipate: ‘Quota 100 nostra invenzione’
Cesare Damiano si è mostrato critico nei confronti del Governo giallo-verde che 'oltre a spot elettorali ancora non ha prodotto nulla sul fronte Pensioni'. Anzi, le voci circolate e mai smentite da Salvini e Di Maio, ricorda Damiano, parlano di una quota 100 a partire dai 64 anni con ricalcolo dell’assegno interamente con il sistema contributivo dal 1996. Opzione che se fosse così confermata (come l'indiscrezione che parla dell’abolizione dell’ape sociale) dai 63 anni per le categorie maggiormente disagiate e gravosi, potrebbe arrecare perfino maggiore danno rispetto all'attuale riforma Fornero. La quota 100, dice fermamente Damiano, è un’ottima proposta ed è una nostra 'invenzione', ma deve essere usufruibile a partire dai 63 anni.
Perché, spiega, se non tiene conto dei disabili, delle categorie a rischio, e dell’ape sociale non va bene. Poi aggiunge: “Noi diciamo ‘sì’ alla quota 100 ma non se è al di sopra dei 63 anni di età. E, seconda cosa, chiediamo si confermi l’Ape sociale e volontaria".
Opzione donna e nona salvaguardia esodati: le proposte dems
Per i Dems vi sono altre importanti proposte, presentate l'altro giorno alla camera dei deputati, ossia un piano che preveda la prosecuzione dell’ape sociale e volontaria, la nona e definitiva salvaguardia per i 6.000 esodati esclusi dalle precedenti salvaguardie, la proroga dell’opzione donna oltre i termini oggi indicati al 31/12/2015 e lo stop del meccanismo che lega l’età pensionabile con l’aumento dell’aspettativa di vita.
Inoltre, dice Damiano, va benissimo il taglio delle pensioni d’oro, purché mettendo poi la flat tax non si finisca per togliere da una parte per poi rendere abbondantemente dall'altra ai soliti noti.Insomma si chiede maggiore chiarezza e concretezza ad un Governo che è stato eletto certamente anche a causa degli errori fatti in passato dal Pd, da cui si vuole prendere le distanze, ma soprattutto per le promesse fatte in campagna elettorale sull'abolizione o rimodulazione della riforma Fornero, che ad oggi ancora non si sono trasformate in fatti concreti.