Le ultime notizie sulle Pensioni, ad oggi, lunedì 11 giugno, riguardano la discussa Legge Fornero e i possibili contraccolpi sulla spesa pubblica, in caso in cui si provveda al superamento della riforma. L'ex ministro del Lavoro ha parlato di 'squadrismo e di minacce', mentre le pensioni, dal prossimo 2019, saranno più 'leggere' per via della revisione dei coefficienti di trasformazione del montante contributivo.
I conti sulla Legge Fornero presentano troppe differenze
Claudio Pinna, esperto economista del quotidiano economico 'Il Sole 24 Ore', ha espresso molti dubbi in merito al programma-contratto del Governo gialloverde, soprattutto per quanto riguarda il problema delle coperture finanziarie necessarie per il superamento della legge Fornero.
'Ho molti dubbi - ha spiegato l'esperto economista - anche perché tra i 15 miliardi che sono stati ipotizzati dal Governo Conte e i 15 indicati dall'Inps c'è una gran bella differenza'. Secondo Pinna, la spesa pensionistica del nostro Paese sarebbe molto vicina a quella della Grecia.
Elsa Fornero: 'Cancellare la riforma sarebbe velleitario'
La professoressa Elsa Fornero si è confessata in un'intervista rilasciata a 'Panorama': naturalmente, il tema principale della chiacchierata è stato il superamento della legge che l'ex ministro del Lavoro per il governo Monti firmò nel 2011. Elsa Fornero ha parlato nuovamente di 'squadrismo', di 'minacce e di intimidazioni', aprendo tuttavia la possibilità di modificare il contenuto della sua riforma.
'Cancellarla sarebbe velleitario', ha dichiarato la Fornero, anche perché i soldi per le coperture finanziarie, necessarie per cancellare la riforma, andranno a pesare inevitabilmente su altri settori della spesa pubblica. Elsa Fornero ritiene, infatti, che, a farne le spese, saranno soprattutto i nostri figli e i nostri nipoti. L'ex ministro ha confessato che le famose lacrime versate al momento dell'annuncio dell'entrata in vigore della sua riforma erano 'lacrime dettate dalla fatica' mentre molti le hanno interpretate, invece, come il simbolo di una doppiezza.
Pensioni più leggere per chi uscirà dal lavoro il prossimo anno
Il decreto dello scorso 15 maggio e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale numero 131 dell'8 giugno 2018 ha rideterminato i divisori e i coefficienti di trasformazione, ossia quelli che vengono applicati ai contributi versati durante la carriera lavorativa di un soggetto.
I coefficienti concorrono al calcolo della pensione col metodo contributivo. Purtroppo questa nuova revisione dei coefficienti di trasformazione del montante contributivo avrà come diretta conseguenza una diminuzione dell'importo della pensione a partire dal 2019. In pratica chi andrà in pensione dal prossimo anno andrà a percepire un assegno inferiore di circa l'1,2% rispetto a chi si è pensionato negli anni passati o chi si pensionerà durante il 2018.