Le ultime novità sulla prossima riforma delle Pensioni riguardano la proposta di Brambilla (mente del capitolo previdenziale della Lega), che in questi ultimi giorni sta facendo davvero molto discutere sui social e che ha fatto intervenire anche i sindacati al grido di "le pensioni non si toccano". La proposta fatta dal Carroccio per voce di Brambilla sarebbe quella di un contributo di solidarietà temporaneo da attuare non solo alle pensioni d’oro, ma a tutte le pensioni in essere, anche se in modo proporzionale, con la sola eccezione delle minime minime e delle sociali.

Sulla vicenda è intervenuto anche Ivan Pedretti, segretario generale del Sindacato pensionati italiani della Cgil, il quale ha voluto lanciare un monito attraverso i suoi account social.

Pensioni, toccare quelle d’oro potrebbe essere un boomerang

Per Brambilla la proposta grillina di tagliare le pensioni d’oro potrebbe essere sì un messaggio di equità e giustizia, ma potrebbe rivelarsi – allo stesso tempo – un vero e proprio boomerang. Per questo, la proposta alternativa potrebbe garantire molti più introiti alle casse dello Stato e non rischierebbe la bocciatura da parte della Corte Costituzionale (che potrebbe negare l’abolizione di un diritto acquisito). La proposta consisterebbe in una forma di contributo di solidarietà, ma per tutti.

Pensioni, contributo di solidarietà per tutti

Si partirebbe, secondo Brambilla, da uno 0.35 per le pensioni più basse, per poi passare in modo proporzionale a trattenute maggiori su quelle più alte. Il problema è che, essendo applicabile a tutti, non andrebbe ad intaccare solo le pensioni più alte, quelle definite d’oro, ma il rischio è che potrebbe penalizzare anche coloro che hanno una pensione più bassa.

Per Brambilla la proposta sarebbe di lunga veduta in quanto garantirebbe non tagli esosi a pochi, ma tagli minimi ad una platea molto maggiore, ragione per cui il gettito ottenuto sarebbe davvero importante, tra 1 e 2 miliardi, rispetto ai 200 milioni stimati sul taglio alle pensioni d’oro. "Abbiamo calcolato – ha detto Brambilla a Repubblica – che se si considera il tetto dei 5.000 euro netti mensili le risorse ottenute sarebbero tra i 100 e i 120 milioni, mentre nella peggiore delle ipotesi il contributo di solidarietà varrà tra uno e due miliardi".

Chiaramente la proposta non è stata ben accolta dai pensionati che non sono d’accordo a vedersi trattenere una quota della loro pensione ottenuta dopo anni ed anni di lavoro.

Da qui il monito di Ivan Pedretti (Cgil), che – attraverso un post su Facebook – chiede al Governo di sedersi al tavolo con i sindacati e "suggerisce" a Di Maio di non fidarsi troppo degli alleati leghisti.