Galvanizzato dall'abrogazione dei vitalizi degli ex parlamentari alla Camera dei Deputati, il vicepremier pentastellato Luigi Di Maio sollecita l'Ufficio di Presidenza del Senato della Repubblica, guidato dal presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati, di adottare la stessa delibera e rilancia sul taglio alle Pensioni ritenute d’oro per finanziare l’aumento degli assegni minimi. Nessun cenno, oggi ad Agorà su Rai 3, al piano di riforma pensioni del Governo Conte – che prevede stop alla legge Fornero, quota 41 per i lavoratori precoci, quota 100 per tutti e proroga del regime sperimentale di Opzione donna - di cui, però, il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali ha parlato, con la dovuta prudenza, nei giorni scorsi a Montecitorio e a Palazzo Madama illustrando le linee programmatiche dei suoi due dicasteri.

Di Maio: ‘Presenterò ddl per tagli alle pensioni d’oro’

“Il Senato – ha detto oggi Luigi Di Maio ricordando che con l’abolizione dei vitalizi si risparmieranno 200 milioni di euro a legislatura - deve prendere esempio e deve fare la stessa cosa”. Mentre invita l’Ufficio di Presidenza di Palazzo Madama a prendere esempio da quello di Montecitorio guidato dal Presidente Roberto Fico, il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico annuncia che la prossima settimana presenterà in Parlamento un ddl per la riduzione degli assegni previdenziali privilegiati. “Io personalmente – ha ribadito Di Maio ad Agorà, intervistato da Monica Giandotti - metterò mano a tutte quelle pensioni d'oro che superano i 4 mila euro netti con una legge che presenterò la settimana che sta per iniziare in Parlamento”.

Nessun passo indietro, su questo fronte, da parte del leader del Movimento 5 Stelle: si tratta di una delle promesse simbolo fatte in campagna elettorale, durante la quale è stato promesso anche lo stop alla legge Fornero. “Ci sono persone – ha affermato il vicepremier grillino - che prendono anche 20 mila euro al mese, pur avendo versato pochissimo”.

Adesso ci si avvia verso il cambiamento con lo stop ai privilegi.

Il vicepremier M5s: ‘Saranno aumentate le pensioni minime’

“Il principio – ha spiegato Di Maio - sarà: i pensionati che prendono una pensione sopra i 4 mila euro netti prenderanno una pensione per quanto hanno versato”. Il ministro ricorda gli impegni assunti in campagna elettorale e non fa nessun dietrofront.

Rispetto alla platea coinvolta dai tagli “stiamo facendo i conti insieme all’Inps e capiremo quante centinaia di migliaia di euro riusciremo a tagliare. L’Esecutivo vuole dare un “segnale chiaro”. Con i soldi che verranno risparmianti tagliando gli assegni elevati saranno aumentate le pensioni minime, secondo quanto continua a ripetere il vicepremier M5S. A quanto ammonteranno le nuove pensioni minime del governo gialloverde? Questo si vedrà dalle “coperture che riusciremo a raggiungere". "Spero – ha concluso Di Maio - di riuscire a portare a casa questo provvedimento prima della pausa estiva”. Nel frattempo cresce l’attesa per il piano di riforma pensioni messo nero su bianco nel contratto del cosiddetto “governo del cambiamento”. Le prime misure – quota 100 per tutti, quota 41 per i precoci e proroga Opzione donnapotrebbero arrivare in autunno con la legge di Bilancio 2019.