Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 30 luglio 2018 vedono emergere nuove dichiarazioni dal Governo in merito alla necessità di intervenire al più presto sulla rigidità del sistema previdenziale. Nel frattempo continuano ad arrivare nuove stime tecniche sulla prossima Manovra e sulla necessità di trovare una quadra rispetto ai vincoli di bilancio. Intanto proseguono anche le perplessità espresse dai lavoratori e dai Comitati in merito alla quota 100 ed agli eventuali vincoli che potrebbero caratterizzare le nuove opzioni di prepensionamento.
Mentre a settembre, quando si comincerà a discutere la nuova legge di bilancio 2019, emergerà con probabilità l'esito del confronto - scontro tra le varie istanze e ipotesi in discussione.
Di Maio (M5S): il superamento della legge Fornero è una priorità
Dal Governo arriva una nuova conferma in merito all'intenzione di agire al più presto contro la rigidità del sistema previdenziale. Il Vice Premier Luigi Di Maio ha infatti spiegato che l'abolizione della legge Fornero rientra tra quelle che possono essere definite come attuali "emergenze sociali", per le quali è necessario intervenire "il prima possibile, anzi subito".
Assieme al capitolo previdenziale si citano anche la flat tax ed il reddito di cittadinanza. Per quanto concerne i provvedimenti di riforma previdenziale veri e propri, la discussione entrerà probabilmente nel vivo nel prossimo mese di settembre, per poi implementare i cambiamenti all'interno della legge di bilancio 2019. Proprio dal prossimo anno dovrebbero quindi diventare operativi i primi strumenti di flessibilità pensionistica e di prepensionamento.
Riforma e legge di bilancio 2019: si parte da 22 miliardi di euro, resta da sciogliere il nodo delle risorse
La Manovra in corso di preparazione dovrà partire da 22 miliardi di euro, senza considerare la nuova flat tax, il superamento della legge Fornero e l'avvio del reddito di cittadinanza.
Lo sottolinea il Sole 24 Ore all'interno di un recente articolo di approfondimento, con il quale fa il punto della situazione in merito al delicato capitolo delle coperture. Secondo il quotidiano economico, il Ministro dell'Economia Giovanni Tria "ha avviato il confronto con la Ue per ottenere un obiettivo che non peggiori l’indebitamento strutturale, ma non imponga misure giudicate troppo dure per un’economia già in rallentamento. Al centro del confronto ci sono quindi spazi fiscali intorno agli 11 miliardi, per dimezzare lo sforzo di partenza". Le prime proiezioni indicano che la strada per dare seguito al contratto di Governo non è semplice dal punto di vista dei conti pubblici, soprattutto se si vuole mantenere al contempo l'impegno di evitare un peggioramento del debito pubblico.
Armiliato (CODS): che quota 100 sarebbe se si fissa un paletto dai 64 anni di età?
Dal Comitato Opzione Donna Social si torna a prendere posizione in merito alle ultime indiscrezioni governative riguardanti la prossima riforma previdenziale, ed in particolare la cosiddetta quota 100. Una misura che però sembra destinata ad inglobare anche un vincolo anagrafico all'accesso dei lavoratori, tanto che la fondatrice Orietta Armiliato si domanda: "se si fissa un paletto tipo 64 anni di età così come si legge un po’ ovunque nei proponimenti per poter accedere alla pensione ma, fosse anche 62 o 65... che “QUOTA 100” sarebbe?". L'amministratrice chiede quindi di avere spiegazioni sulla vicenda, che non a caso sembra destare non poche preoccupazioni tra i lavoratori.
D'Achille (Lavoro e pensioni): a settembre partirà il confronto - scontro sulla legge di stabilità
Il fondatore del gruppo "Lavoro e pensioni: problemi e soluzioni" ha commentato un recente articolo di stampa, all'interno del quale "si prevede uno scontro tra i cinquestelle favorevoli alle proposte ed ai punti di vista di Cesare Damiano, e la Lega con le proposte di Brambilla". Mauro D'Achille ricorda quindi che "a settembre, con le prime discussioni sulla legge di stabilità, partirà il confronto-scontro".
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