Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 25 luglio 2018 vedono arrivare il respingimento degli emendamenti proposti da Fratelli d'Italia riguardo numerose situazioni di disagio lavorativo, come nel caso degli esodati, dei precoci e dell'opzione donna. Nel frattempo il Vice Premier Matteo Salvini punta il dito contro la spesa per gli assegni sociali dovuti ai ricongiungimenti degli immigrati, che comportano un miliardo di euro di spesa. Mentre sugli assegni più bassi si continuano a registrare nuove richieste di intervento da parte dei pensionati.

Vediamo insieme tutti i dettagli nel nostro articolo di approfondimento.

Riforma pensione, respinti gli emendamenti di FdI su opzione donna, esodati e Quota 41

Sul tema della flessibilità previdenziale si registra il respingimento degli emendamenti proposti dai Fratelli d'Italia riguardanti la tutela di numerose situazioni di disagio. Lo fa sapere la leader del partito Giorgia Meloni, indicando che "sono stati considerati inammissibili gli emendamenti con i quali chiedevamo di prorogare in materia pensionistica Opzione Donna, esodati residui e Quota 41". Provvedimenti grazie ai quali avrebbero ricevuto aiuto migliaia di lavoratori, con un risparmio per le casse pubbliche nel medio periodo. "Noi non ci arrendiamo e continueremo a lottare" ha proseguito Meloni, domandando quale intervento poteva essere più adatto al decreto dignità "se non dare dignità alle persone che vogliono andare in pensione".

Sulla stessa lunghezza d'onda anche l'On. Walter Rizzetto: "farò la mia parte sui temi che ci hanno respinto non volendoli nemmeno discutere".

Salvini (Lega): un miliardo di euro in assegni sociali per gli immigrati in ricongiungimento

"Siamo arrivati a circa un miliardo di euro in pensioni sociali erogate agli immigrati sopra i 65 anni che sono arrivati in Italia con i ricongiungimenti familiari senza aver mai versato una lira in contributi".

Lo fa notare il Ministro dell'Interno Matteo Salvini, evidenziando di essere al lavoro per agire sugli sprechi, in modo da poter reinvestire i risparmi sugli assegni più bassi. La presa di posizione arriva durante un intervento dell'esponente leghista presso il canale televisivo 7 Gold, nel quale un pensionato siciliano spiegava la difficoltà di dover andare avanti con una pensione al di sotto delle 500,00 euro al mese.

L'appello sulle pensioni minime raccolte dal TGCom

Che il tema degli assegni più bassi resti tra quelli su cui è maggiormente atteso un intervento lo evidenziano anche i numerosi appelli che si stanno susseguendo in questi giorni. A tal proposito, il TGCom ha raccolto la storia di una ex bidella che si è rivolta direttamente all'esecutivo. In pensione da quasi 25 anni, è una degli 11 milioni di italiani che vive con un assegno minimo. "Io con 550,00 euro mensili non riesco ad andare avanti", ha spiegato la Signora Maria Rosa, che lavorava nella scuola come bidella. Non sorprende quindi che al Governo la pensionata chiede di "sbrigarsi". Le ultime ipotesi sul provvedimento allo studio parlano di un possibile innalzamento dell'assegno fino a 780,00 euro al mese, tramite la cosiddetta pensione di vecchiaia.

Il problema resta però sempre quello delle risorse da destinare alla copertura dei provvedimenti, stante che al momento l'esecutivo starebbe cercando la quadra anche attraverso risparmi da applicare sulle aree di spreco.

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