Sui principali media italiani continua a tener banco lo scontro tra Matteo Salvini e il presidente dell'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale Tito Boeri. Quest'ultimo ha messo in luce le ultime stime dell’Inps per quanto riguarda quota 100 e 41 (entrambe le misure troppo costose) e sugli eventuali danni all'occupazione che potrebbe procurare il decreto dignità. Essendo queste le due misure a cui il nuovo Governo sta puntando, vi è stato subito uno scontro iniziale tra Luigi di Maio e il Ministro dell'Economia Giovanni Tria nei confronti di Boeri, che hanno definito prive di basi scientifiche le cifre elaborate sui dati Inps, e poi tra Salvini e Boeri in quanto il primo ha suggerito al secondo di dimettersi, dal momento che non condivide l’operato dell'attuale Governo.

Pensioni Inps e decreto dignità, tutto da rifare per Boeri: rischi e costi esosi

Parole al vetriolo dunque tra Di Maio, Tria, Salvini e Boeri. Uno scontro, come lo stesso Presidente dell’Inps lo ha definito, senza precedenti. Tito Boeri è stato accusato di aver diffuso cifre discutibili e prive di basi scientifiche (dal momento che ha parlato del rischio di perdita del lavoro per 8.000 titolari di contratti a tempo determinato in seguito alle norme nuove scritte nel decreto estivo). Invece per Boeri le cifre parlano chiaro e i dati non temono alcuna intimidazione. Poi Boeri ha meglio specificato che le sue affermazioni sono state determinate dal fatto che a rigor di logica in presenza di un inasprimento del costo del lavoro segue un impatto negativo sulla domanda di lavoro.

Inoltre il Presidente dell'Inps si è detto anche molto dubbioso su quella che dovrebbe essere la controriforma Fornero: quota 100 e 41, che indipendentemente dalle combinazioni prevedrebbe un costo per lo Stato dai 4 e i 14 miliardi.

Pensioni anticipate, Salvini: se Boeri non condivide nulla del nuovo Governo si dimetta

Salvini è andato su tutte le furie ed ha chiesto le dimissioni di Boeri anche attraverso un tweet.

"Il presidente Inps nominato da Renzi continua a ripetere che la legge Fornero non si può toccare e che gli immigrati pagano le Pensioni degli italiani. Io penso che sbagli e che si dovrebbe dimettere”.

Matteo Salvini nelle ultime dichiarazioni ha spiegato perché lo invita alle dimissioni: dal momento che Boeri fa politica, ha puntualizzato il Ministro degli esteri, se non è d’accordo con nulla delle linee politiche, economiche e culturali del Governo si dimetta, specie se rappresenta politicamente un altro modo di vedere il futuro.

Presidente Inps sotto attacco, la sua replica a Di Maio, Salvini e Tria

Boeri ha replicato, facendo cadere l’invito nel vuoto e facendo notare la gravità del contesto: si tratta di un attacco senza precedenti alla credibilità di due istituzioni nevralgiche, Inps e ragioneria di Stato, per la tenuta dei conti pubblici del nostro Paese. "Siamo al negazionismo economico". Boeri è sotto attacco di tutti, anche del ministro Giovanni Tria e di Luigi Di Maio, ai quali risponde: "I dati non si fanno intimidire".