Il presidente della Camera dei Deputati difende a spada tratta il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico in merito alla polemica scoppiata con il presidente dell’Inps sulle stime allegate nella relazione del decreto dignità secondo la quale si perderebbero 8mila posti di lavoro. "Se Luigi Di Maio ha detto così, io gli credo", ha detto oggi Roberto Fico rispondendo sulla probabilità che possa esserci un vero e proprio “complotto” sulle stime che prevedono la scomparsa di posti di lavoro per effetto del dl già varato dal Governo Conte e ora in attesa della conversione in legge in Parlamento.

Decreto Dignità, la sponda di Fico alla fronda dei complottisti

Rispondendo invece alla domanda se il presidente dell’Istituto nazionale, Tito Boeri, debba dimettersi, così come chiesto a gran voce dal leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini, "Boeri – ha risposto la terza carica dello Stato - è il presidente dell'Inps e di questo - ha specificato - parlerà con Giuseppe Conte". Intanto comincia il percorso per la conversione in legge del decreto dignità in Parlamento. Martedì 17 luglio, immediatamente dopo la seduta mattutina dell’aula di Montecitorio, prenderanno il via, nelle commissioni permanenti Finanze e Lavoro, le prime audizioni che proseguiranno pure mercoledì 18 luglio. Per giovedì 19 luglio, alle ore 20, invece, è fissato il termine per la presentazione degli emendamenti.

Le votazioni in commissione potrebbero partire venerdì 20 luglio e continuare sabato 21 luglio. Così il testo potrebbe essere licenziato già nel weekend alla Camera.

Ministro del Lavoro su perdita 8000 posti: ‘Numeri che non condividiamo’

Una vicenda ancora da chiarire, secondo il vicepremier M5S Luigi Di Maio, quella che coinvolge l’Istituto nazionale per la previdenza sociale.

Il ministro del Lavoro, intervenendo su La 7 nel programma Bersaglio Mobile di Enrico Mentana, contesta le stime relative al decreto dignità. “Numero che non condividiamo", ha detto Di Maio rispetto alla vicenda della possibile scomparsa di 8.000 posti di lavoro. Previsioni che vengono considerate eccessive anche dal presidente di Confindustria Vincenzo Boccia.

"Sembra anche a me eccessiva", ha detto il leader degli industriali intervenendo a Bersaglio Mobile. "Condividiamo il fine – ha aggiunto a proposito del decreto dignità nel suo complesso - non gli strumenti". E mentre comincia l’iter parlamentare del decreto dignità, dal ministro del Lavoro si attende questa settimana la presentazione del ddl, così come più volte annunciato, per il taglio delle pensioni d’oro, un altro fronte caldo sul quale si prevedono nuovi scontri e polemiche.