Si continua a lavorare sul famigerato tema delle pensioni: il deputato di Fratelli d'Italia Walter Rizzetto, infatti, ha presentato nuovi emendamenti al decreto Dignità riguardanti questioni aperte ormai da tempo e per i quali si attende tuttora una risposta concreta da parte dell'esecutivo.

Emendamenti al decreto Dignità inammissibili

Si tratta della tanto attesa quota 41, della proroga del regime sperimentale donna e dell'approvazione della nona misura di salvaguardia a favore degli esodati. Quota 41 consiste in un meccanismo di uscita anticipata riservata esclusivamente ai lavoratori precoci, i quali dovranno raggiungere almeno 41 anni di versamenti contributivi indipendentemente dall'età anagrafica e senza penalizzazioni.

Per le lavoratrici, invece, il deputato di Fratelli d'Italia avrebbe chiesto la proroga oltre il 31 dicembre 2018 dell' Opzione Donna che consentirebbe alle categorie interessate di lasciare anticipatamente l'attività lavorativa dopo la maturazione di almeno 57 anni di età anagrafica unitamente ai 35 anni di contribuzione effettiva ma saranno costrette ad accettare il ricalcolo dell'assegno previdenziale secondo il metodo contributivo.

Nell'emendamento presentato dallo stesso Walter Rizzetto, ci sarebbe poi l'approvazione della nona misura di salvaguardia volta a garantire una copertura previdenziale agli esodati rimasti penalizzati dalle norme Fornero ed eslcusi nei precedenti provvedimenti di tutela.

Tali emendamenti al decreto Dignità, però, sarebbero stati bocciati perchè considerati inammissibili. "Considerati inammissibili gli emendamenti di Fratelli d'Italia con i quali chiedevamo di prorogare in materia pensionistica Opzione Donna, esodati residui e Quota 41", si legge nella pagina Facebook della deputata di FdI Giorgia Meloni.

Dal canto suo, infatti, tali emendamenti avrebbero portato ad importanti modifiche nel sistema previdenziale aiutando migliaia di lavoratori oltre a garantire un periodo di risparmio per le casse statali.

Fratelli d'Italia continuerà la sua battaglia in Parlamento

Non è escluso, infatti, che Fratelli d'Italia continuerà la sua battaglia in aula per tutelare i diritti dei lavoratori, delle donne e dei pensionati in materia pensionistica.

Intanto il leader della Lega Matteo Salvini continua a ribadire la necessità di arrivare a Quota 100 e l'aumento dei trattamenti minimi; una misura che potrebbe essere attuata tagliando i costi derivanti dalle pensioni sociali corrisposti agli immigrati e da ricongiungimenti familiari.