Questi dovrebbero essere gli ultimi giorni di attesa per la pubblicazione del bando di concorso straordinario per infanzia e primaria. Si stima siano stati messi a bando oltre 12 mila posti, a fronte di una partecipazione che si annuncia possa arrivare anche a 50.000 potenziali candidati. A tale concorso potranno accedere gli aspiranti docenti con diploma magistrale o laurea in Sfp, che abbiano alle spalle due anni di servizio nelle scuole statali, negli ultimi otto anni (per l'infanzia potranno partecipare a tale concorso anche coloro in possesso di diploma triennale, inoltre, sono ammessi anche coloro che possiedono diploma sperimentale a indirizzo linguistico).

Gli aspiranti docenti che parteciperanno al concorso straordinario (il quale prevede una valutazione basata sui titoli e anni di servizio alla quale si aggiungerà la valutazione raggiunta nella prova orale di carattere didattico-metodologica non selettiva) saranno inseriti in una graduatoria regionale e ad esaurimento. Le graduatorie che si andranno a stilare si baseranno sul punteggio della prova orale e dei titoli presentati. Ma quali sono le regioni in cui è maggiore la probabilità di essere assunti a tempo indeterminato già da settembre 2019? Anticipiamo che, al momento, non vi è alcun dato ufficiale da parte del Miur, sebbene ci siano dei fattori che influenzano il numero dei posti disponibili per regione.

Di seguito maggiori informazioni a riguardo.

Concorso infanzia e primaria, i posti in quali regioni

Innanzitutto, è da precisare che ciascun aspirante docente potrà partecipare per più procedure (ossia infanzia, primaria, sostegno solo se in possesso di titolo di specializzazione) ma solo in una regione, anche differente da quella di residenza o quella in cui si è inseriti nelle Graduatorie ad Esaurimento.

Va però precisato che, al momento, non si conosce il vincolo di permanenza nella sede assegnata in ruolo prima di poter chiedere trasferimento. Per quanto riguarda il quesito posto all'inizio della notizia, ossia il numero di posti disponibili nelle differenti regioni, si può dire che al momento il Miur non ha ancora pubblicato una rilevazione ufficiale dei posti liberi.

Su questi ultimi incideranno differenti fattori, tra cui:

  • l’aggiornamento delle Graduatorie ad Esaurimento del prossimo anno, per cui potrebbe verificarsi uno spostamento significativo da parte dei docenti;
  • il numero dei pensionamenti non è ancora definito, se si pensa anche alla quota 100;
  • i posti liberi dei diplomati magistrale derivanti dalle sentenze di merito.