Se la manovra economica dovesse andare in porto, per il reddito di cittadinanza verrebbero stanziati 10 miliardi di euro, di cui 9 per il reddito minimo e uno per la riforma dei centri per l’impiego. Il sussidio spetta a chiunque risieda in Italia da almeno 10 anni, per cui anche immigrati e zingari. Al centro di collocamento di Torino stamattina all’alba c’era già chi voleva prendere il numero per far la fila e avere informazioni, ma attenzione, i paletti sono tanti e i soldi ricevuti andranno spesi bene.
Tutti in fila per i 780 euro
La responsabile del centro per l’impiego di Torino Patrizia Zoppolato ha spiegato ai giornalisti che sul reddito di cittadinanza non c’è ancora niente di concreto, pertanto anche i dipendenti deputati ad erogarlo non possono fare nulla.
Quando la misura sarà approvata si muoveranno di conseguenza per far fronte alla grande quantità di cittadini che ne faranno richiesta. Solamente nella città di Torino vi sarebbero più di 500 persone che hanno diritto agli aiuti economici promessi da Luigi di Maio e sono parecchi i nigeriani e le donne dell’est europeo che fanno già la fila per avere informazioni. Il Governo ha messo in atto misure di sicurezza per evitare che chi non ha voglia di fare nulla ne approfitti, come ad esempio il controllo sui soldi spesi.
Il reddito di cittadinanza potrebbe durare solo 18 mesi
Inizialmente il reddito di cittadinanza avrebbe dovuto avere una durata di tre anni, tuttavia potrebbe scendere ad un anno e mezzo, come ha fatto sapere ieri il Presidente della commissione bilancio Claudio Borghi, perché il problema restano come sempre le risorse economiche.
Il sussidio per chi si trova in situazione di povertà e la riforma della legge Fornero verranno finanziate con un fondo di 16 miliardi e, per poter limitare le spese l’esborso, il reddito di cittadinanza potrebbe slittare ad aprile. In questi mesi comunque inizieranno le riforme dei centri per l’impiego.
Misure di sicurezza contro chi vuole fare il furbo
Il reddito di cittadinanza è entrato nel DEF e per poter ottenere il reddito di cittadinanza bisognerà avere una situazione economica e patrimoniale inferiore a circa 9.300 euro, documentabile tramite l’ISEE. Chi non dirà la verità rischia fino a sei anni di carcere ed il sussidio verrà ridotto nel caso in cui si possieda una casa di proprietà ed a seconda della composizione del nucleo familiare.
Se poi si hanno dei lavori part-time che fruttano qualche euro di guadagno, questi andranno sottratti ulteriormente ed inoltre il reddito potrà essere speso solamente tramite una carta elettronica i cui movimenti saranno controllati. Non si potranno comprare alcolici o sigarette, si potrà fare la spesa nei supermercati italiani, ma non esagerare con articoli elettronici ed i soldi dovranno uscire dalle tasche. L’intento del Governo è di evitare che chi riceve il reddito lo metta da parte per risparmiare: in poche parole i soldi erogati dovranno rientrare nelle casse dello Stato.