La Nota di aggiornamento al Def con il rapporto deficit-Pil al 2,4 per cento ha suscitato l'immediata reazione dell'Europa, com'era ampiamente prevedibile. Il presidente della Commissione Europea, Jean Claude Juncker ha ufficialmente aperto la crisi tra l'Europa e l'Italia, affermando che il nostro Paese non può godere di trattamenti speciali che, se concessi a tutti, porterebbero alla fine dell'euro.

Addio reddito di cittadinanza e addio superamento Legge Fornero con Quota 100? L'aumento dello spread e la reazione dell'Europa sta già facendo innervosire Movimento Cinque Stelle e Lega che temono di dover ridimensionare le loro aspettative durante l'esame parlamentare della manovra.

Matteo Salvini ha tuonato: 'Basta minacce e insulti dall'Europa, l'Italia è un Paese sovrano'. In mezzo a questa diatriba Europa-Italia, c'è il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, preso tra due fuochi e con l'ombra del ministro Savona alle sue spalle.

Per quanto riguarda la riforma previdenziale e Quota 100, non mancano le perplessità sul doppio paletto 62 anni di età anagrafica - 38 anni di versamenti contributivi, tanto più che l'Ape Social è destinata a scomparire a fine anno. Il vicepremier Di Maio, intanto, ha prontamente risposto alla battutina al veleno di Elsa Fornero: l'ex ministro del Lavoro del Governo Monti, lo aveva invitato a tornare a 'studiare'.

Di Maio risponde a Elsa Fornero

Luigi Di Maio ha voluto rispondere all'ex Ministro del Lavoro, Elsa Fornero, che l'aveva consigliato di 'studiare', dato che non sapeva nemmeno il significato del termine 'attingere' (attingere dal disavanzo'). Il leader del Movimento Cinque Stelle, senza troppi peli sulla lingua, ha ammesso di essere giovane e di avere ancora tanto da imparare ma quel che è certo è che non prenderà lezioni da Elsa Fornero perchè quel Governo, con quella riforma, ha distrutto la vita degli italiani.

Quota 100, rischio beffa per molti lavoratori

Sempre in tema Pensioni, non mancano le perplessità sulla nuova Quota 100. La scomparsa dell'Ape Social potrebbe rappresentare un problema nel caso in cui dovesse passare la nuova misura Quota 100. Il lavoratore 63enne che ha versato 35 anni di contributi si troverebbe impossibilitato ad accedere alla pensione, al contrario di quanto potrebbe fare ora con l'Ape Social (naturalmente nel caso in cui appartenga alle categorie lavorative indicate dalla misura di anticipo pensionistico).

La stessa cosa vale per Quota 41, dove alcuni lavoratori precoci potrebbero accedere alla pensione con l'Ape Social mentre, con l'esclusione della misura Quota 41 per tutti, dovrebbero aspettare i famigerati 42 anni e dieci mesi per uscire dal lavoro. Non mancheranno, quindi, i lavoratori che rischiano, a questo punto, di subire una beffa anche con quota 100. Vedremo se ci saranno ulteriori correzioni in corsa e quali saranno i vincoli che verranno imposti dal Governo.