Luigi Di Maio e Matteo Salvini vincono il braccio di ferro con il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, in merito alla Legge di Bilancio 2019. La Nota di aggiornamento al Def, il Documento di Economia e Finanza, indicherà un rapporto deficit-Pil al 2,4% per tre anni fino al 2021. In 'soldoni', il leader del Movimento 5 Stelle e quello della Lega sono riusciti a scippare al ministro Tria ben 27 miliardi di euro di deficit per realizzare le misure promesse. 'E' la manovra del cambiamento, siamo soddisfatti: per la prima volta in Italia, cancelleremo la povertà' ha sottolineato Matteo Salvini, una manovra che porterà delle novità sostanziali anche sul fronte Pensioni, visto che la 'dote' a disposizione non sarà inferiore ai 17-18 miliardi di euro: una dote che servirà a finanziare le pensioni e il reddito di cittadinanza per sei milioni di italiani che vivono sotto la soglia di povertà, oltre all'introduzione di una quota 100 senza troppi vincoli e paletti.

Quota 100 con 62 anni e 38 di contributi: resta in ballo l'ipotesi penalizzazione

Una manovra, quella che dovrà essere presentata a metà ottobre, che, complessivamente, sfonderà quota 30 miliardi di euro. In particolare saranno sette i miliardi che serviranno per il ripristino delle pensioni di anzianità attraverso l'introduzione di una 'Quota 100' che, come ampiamente annunciato dal leader della Lega Nord, Matteo Salvini prevederà un minimo di 62 anni di età anagrafica e 36 anni di contributi: secondo quanto riportato dal quotidiano economico 'Il Sole 24 Ore', non dovrebbero essere previsti paletti troppo rigidi. Dai 65 anni in poi, comunque, gli anni di contributi dovrebbero rimanere almeno 36 e non si potranno avere più di due o tre anni di versamenti figurativi.

Si continua a parlare, comunque, di una penalizzazione dell'1,5 per cento all'anno, per i primi cinque anni di anticipo pensionistico. Per le minime e per le sociali, adeguamento a 780 euro con requisiti ancora da definire.

Pensioni, oltre a Quota 100, si torna a parlare di Quota 41 e sei mesi

Un'operazione, quella di Quota 100, che dovrebbe essere poi accompagnata da un'altra misura, quella relativa ai 41 anni e sei mesi di contributi versati, uno strumento atteso da migliaia e migliaia di lavoratori precoci.

Un intervento sul quale, però, il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha manifestato più di una perplessità: il provvedimento, infatti, darebbe uno 'scossone' particolarmente forte alla riforma Fornero, considerata uno dei pilastri fondamentali della struttura di finanza pubblica.

Di Maio e Salvini: 'Cancelleremo la povertà', Boccia controbatte: 'Auguro al Governo di non fare danni'

Di Maio e Salvini hanno, naturalmente, commentato la manovra con tono entusiastico: 'Abbiamo portato a casa la manovra del popolo, quella del cambiamento, quella che cancella la povertà, per la prima volta nel nostro Paese. via libera alla pensione di cittadinanza e al superamento della legge Fornero'.

Il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, ha commentato così la manovra finanziaria 'partorita' dal Governo Conte: 'Effetti sull’economia reale? Non lo so. - ha dichiarato Boccia - Non è automatico che Quota 100 porti più occupazione. Non auguro al Governo di durare poco, il mio augurio a Salvini e a Di Maio è quello di non fare danni'.