Le ultime notizie sulle Pensioni ad oggi, sabato 29 settembre, riguardano le indiscrezioni pubblicate dal quotidiano economico 'Il Sole 24 ore' su quella che sarà la probabile struttura della 'Quota 100' che il Governo Conte intende introdurre nella prossima Legge di Bilancio 2019 e che, quindi, dovrebbe scattare dal prossimo 1° gennaio. Dopo l'euforia per il raggiungimento dell'accordo sulla Nota di aggiornamento al Def, ora bisogna mettere a punto il nuovo strumento di pensionamento anticipato che dovrebbe permettere a 300-400mila lavoratori di poter scavalcare i paletti imposti dalla Legge Fornero.
Per quanto riguarda quota 100 si profila una misura con un doppio vincolo: quello dei 62 anni di età anagrafica e dei 38 anni di versamenti contributivi.
Governo verso Quota 100 con doppio vincolo età anagrafica-anni di contributi
Dunque, doppio vincolo per Quota 100 e probabile accantonamento dell'ipotesi 64 anni di età e 36 di contributi. Un aspetto importante, in quanto secondo lo schema che l'esecutivo vorrebbe mettere in campo, Quota 100 sarebbe utilizzabile soltanto da coloro che sono in possesso dei 62 anni di età e dei 38 anni di contributi. Proprio per effetto della soglia dei 38 anni di contributi, la quota finirà per elevarsi diventando Quota 101 con 63 anni di età anagrafica, 102 con 64 anni sino ad arrivare a Quota 107 per i lavoratori con 41 anni di versamenti contributivi e 66 anni di età.
Oltre ai due vincoli legati all'età anagrafica e agli anni di versamenti contributivi, c'è da sciogliere il nodo degli altri (eventuali) paletti che verranno introdotti nella misura per far sì che non si vada oltre il tetto massimo di 420mila nuovi pensionati, fissato dal Governo.
Pensioni, forse nessuna penalizzazione su Quota 100: più probabile il vincolo dei contributi figurativi
'Il Sole 24 Ore' parla di un probabile accantonamento dell'ipotesi 'penalizzazione per ogni anno di anticipo', opzione che sembrava avesse preso piede negli ultimi giorni. Molto più probabile, invece, il vincolo di almeno due o tre anni di contribuzione figurativa.
Si sta facendo strada, invece, l'ipotesi del divieto di cumulo fino al compimento del 67esimo anno di età, secondo quanto attualmente previsto per le mansioni gravose ed usuranti.
Proroga Opzione Donna e ipotesi 'congelamento' dell'aumento dell'aspettativa di vita
L'altra importante novità potrebbe essere quella della proroga della misura sperimentale Opzione Donna, una novità che, senza dubbio, andrebbe incontro alle incessanti richieste formulate nei mesi scorsi dalle lavoratrici in attesa di poter andare in pensione e duramente penalizzate dalla Legge Fornero.
Tra le novità di assoluto rilievo, c'è da menzionare il possibile 'congelamento' dell'aumento dell'aspettativa di vita di cinque mesi che dovrebbe scattare dal 2019.
L'uscita dal lavoro prima dei
62 anni sarebbe consentita ai lavoratori precoci con 41 anni di contributi e a chi possiede 42 anni e dieci mesi di contributi (41 e dieci mesi per le donne). Il costo di Quota 100 sarebbe di circa otto miliardi per il primo anno, costo destinato poi a salire a nove miliardi di euro nel 2020.