Ultime notizie sulle Pensioni, ad oggi venerdì 16 novembre, che vertono sul dibattito politico riguardante la riforma previdenziale voluta dal Governo gialloverde, come primo passo per superare la Legge Fornero. L'accesa discussione riguarda, ancora una volta, Quota 100, non tanto per il suo meccanismo quanto per il peso finanziario che avrà sui conti dello Stato. A questo proposito, registriamo il nuovo scontro tra il vicepremier Matteo Salvini e il presidente dell'Inps, Tito Boeri.
Riforma pensioni, scontro Boeri-Salvini su Quota 100
Per il numero uno dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, i conti del Governo non tornano: 'Mancano le risorse per il 2020 e per il 2021' ha dichiarato Boeri a margine di un evento organizzato alla 'Bocconi' di Milano.
Si torna a parlare di simulazioni e del fatto che Quota 100 costerebbe, come minimo, un terzo in più rispetto al primo anno, se non addirittura il doppio. Boeri punta il dito sul fatto che nella Legge di Bilancio, il Governo abbia previsto praticamente la stessa spesa sia nel 2019 che nel 2020 e 2021, vale a dire 6,7 miliardi per il prossimo anno e 7 miliardi per i due anni successivi. Una differenza di poche centinaia di milioni che Boeri ritiene inconcepibile perché, a partire dal secondo anno di applicazione, dovremo fare i conti con un forte incremento della spesa.
Il presidente dell'Inps sostiene che gli italiani, queste cose, le devono sapere: dal 2020, si spenderà di più, tanto più che il prossimo anno, in virtù delle diverse 'finestre di uscita', l'applicazione della misura sarà ritardata e quindi con minori costi.
Il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, ha risposto duramente alle esternazioni del presidente dell'Inps: 'Boeri ha stufato, è in perenne campagna elettorale - ha dichiarato il vicepremier - si dimetta e si candidi alle elezioni Europee con il Partito Democratico'. Salvini ha aggiunto che Boeri la deve smettere di diffondere ignoranza e pregiudizio'.
Quota 100, la risposta del sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon
Anche il sottosegretario leghista al Ministero del Lavoro, Claudio Durigon, sottolinea come Quota 100 sarà una misura strutturale e che le risorse saranno sufficienti. 'Stiamo studiando un meccanismo di finestre mobili - ha dichiarato Durigon, ribadendo come gli italiani, dal 2019, avranno una possibilità in più per anticipare la pensione.
L'esponente del Partito del Carroccio ha ripreso le parole pronunciate dal suo leader, aggiungendo che Boeri dovrebbe pensare solo all'Inps e che se vuol fare politica, deve presentare le dimissioni.
Il fatto è che, senza alcun testo, senza alcuna normativa scritta nero su bianco, Quota 100 resta 'attaccabile', da qualsiasi fronte. Ogni simulazione, soprattutto, resta attaccabile.