Dopo che la Commissione Europea ha bocciato la Manovra economica del Governo italiano, dando il via alla procedura di infrazione per l’Italia, alcuni osservatori hanno parlato di possibile "crisi di Governo" e di conseguente addio alla riforma delle pensioni tanto voluta dall'Esecutivo.

Riguardo a queste voci sulle sorti del Governo, sono però subito arrivate anche le rassicurazioni da parte del Premier Conte e dei due vicepremier, Salvini e Di Maio.

Il Sole 24 Ore: 'La bocciatura Ue e i primi scenari di crisi nel governo'

Il Sole 24 Ore ieri ha pubblicato un articolo intitolato “La bocciatura Ue e i primi scenari di crisi nel governo” che non poteva certo passare inosservato perché sintetizza bene il quadro di crisi verso cui potrebbe essere proiettato l’esecutivo giallo-verde se non riuscirà ad evitare di entrare nel tunnel della procedura di infrazione.

Se ciò accadesse - spiega la giornalista Lina Palmerini - l’Italia dovrebbe ipotizzare aggiustamenti sui conti che oscillerebbero almeno intorno ai 18-20 miliardi l’anno, una cifra notevole che potrebbe effettivamente creare dissapori su quali misure tagliare. Pensioni, cavallo di battaglia della Lega, o reddito di cittadinanza, cavallo di battaglia del M5S?

Pensioni e manovra: Conte, DI Maio e Salvini rassicurano

Visto che all'interno della manovra 2019 per ora vi sono indicati solo i fondi da destinare alle misure previdenziali, il timore dei cittadini che commentano sui social le notizie riguardanti la riforma delle pensioni è che quei 6.7 miliardi possano essere dirottati altrove con buona pace della pensione anticipata quota 100 e della proroga di opzione donna.

Il Presidente del Consiglio Conte, dal canto suo, ha però rassicurato: la manovra è solida porteremo i dettagli a Bruxelles nell'incontro di sabato con Junker. Anche Matteo Salvini, ospite ieri del programma 'Uno Mattina' ha voluto tranquillizzare i pensionandi. Il vicepremier leghista si è detto disponibile a modificare in parte la manovra finanziaria, ma solo ad una condizione: "L'unica cosa che l'Europa non può chiedermi è di lasciare immutata la legge Fornero perché è una legge sbagliata.

Io la legge Fornero la smonto pezzo per pezzo". Salvini quindi ha di fatto confermato quota 100, misura che permetterà di andare in pensione dai 62 anni di età e 38 di contributi.

Anche Luigi Di Maio, ospite del programma Piazza Pulita (su La7) è stato chiaro e ha detto che la riforma delle pensioni e il reddito di cittadinanza non si toccano: "Noi non possiamo tradire gli italiani". Ha poi concluso: "Le misure partiranno nei tempi previsti. I pensionamenti di quota 100 partiranno nei primi mesi del 2019 insieme alla pensione di cittadinanza e al reddito cittadinanza".