La nuova Legge di Stabilità 2019 approda a Montecitorio ma mancano gli emendamenti sulla quota 100 e sul reddito di cittadinanza. Sono 56 le proposte presentate in Parlamento che dovrebbero salire sul treno della Legge di Bilancio ma non c'è nessuna traccia sul pacchetto Pensioni nonostante la lunga trattativa con la Commissione Europea per evitare la procedura d'infrazione.
Tutto tace su Quota 100 e reddito di cittadinanza
Lo scopo principale dell'esecutivo giallo-verde, infatti, consiste nel portare il deficit dall'attuale 2,4% al 2-2,1% ma fra i due vicepremier bisogna trovare ancora un punto di accordo al fine di riscrivere il testo della nuova manovra finanziaria tenendo in considerazione i conti pubblici.
Stando a quanto riportato da "Huffington Post", la lunga nottata di scrittura del testo si è conclusa con un nulla di fatto sulle misure in materia previdenziale: sono 56 gli emenendamenti depositati che non includono i due punti cardine che costituiscono le colonne fondamentali della Legge di Stabilità.
Ad accomunare i vicepremier è l'ipotesi sul taglio delle risorse sul famigerato meccanismo della Quota 100. Dagli iniziali 6,7 miliardi di euro previsti, infatti, il vicepremier della Lega e ministro dell'Interno Matteo Salvini si è detto pronto a scendere a 5 miliardi mentre il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Luigi Di Maio avrebbe smentito il taglio dell'importo che verrebbe corrisposto con il cosiddetto reddito di cittadinanza (780 euro mensili) anche se, con la consapevolezza che per abbassare il deficit occorre un intervento che potrebbe riguardare una decurtazione dell'assegno o il restringimento della platea dei potenziali beneficari: su questo argomento non è stato ancora trovato un accordo.
"Di Quota 100, a questo punto, se ne parla all'arrivo della manovra in Senato perché alla Camera i termini sono scaduti", ha precisato il Presidente della Commissione Bilancio alla Camera Claudio Borghi.
M5S: 'escluso il taglio a 500 euro'
Quanto al reddito di cittadinanza, infatti, fonti vicino al Movimento 5 Stelle smentiscono le ipotesi di un taglio dell'assegno fino a 500 euro ma, stando ai recenti calcoli effettuati a Palazzo Chigi i 9 miliardi di euro stanziati dalla Legge di Bilancio potrebbero rivelarsi insufficienti per garantire a tutti i potenziali beneficiari l'assegno tanto sbandierato dal Movimento 5 Stelle.
Se da una parte Quota 100 e reddito di cittadinanza sono rimasti tagliati fuori, dall'altra è stato messo nero su bianco sul raddoppio dal 20 al 40% del taglio dell'Imu per i capannoni industriali oltre alla norma valida per contrastare i cosiddetti "furbetti" che intendono accedere alla nuova flat tax al 15% e a nuove misure sulla sanità.