Le ultimissime novità sulle Pensioni e sul maxi decreto che dovrebbe (resta d’obbligo il condizionale visti i ripetuti rinvii) approdare in Consiglio dei Ministri il 17 gennaio giungono dalle anticipazioni sui contenuti dello stesso da parte di 'Affari Italiani' che ha pubblicato in anteprima le misure riguardanti il comparto previdenziale: principalmente la quota 100 e la proroga di opzione donna. I dettagli ad oggi.

Pensioni flessibili tramite quota 100 e reddito di cittadinanza, in arrivo il 'decretone'

Il maxi decreto dovrebbe contenere al suo interno sia la riforma delle pensioni, fortemente voluta dalla Lega, quanto il reddito di cittadinanza, fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle.

Chiaramente il capitolo previdenziale è quello che maggiormente interessa quanti avevano puntato sul Governo del cambiamento per cercare vie d’uscita alternative alla rigida riforma Fornero.

Pensioni anticipate 2019, articolo 14: quota 100 e altre disposizioni pensionistiche

Occhi puntati dunque sul Titolo II del decreto legge sulla disposizione in materia di trattamento di pensione anticipata e altre disposizioni pensionistiche che all’articolo 14 regola la quota 100. Si conferma che il provvedimento sarà in via sperimentale per i primi 3 anni, dal 2019 al 2021, si confermano i paletti contributivi (38 anni minimi) ed anagrafici (serviranno almeno 62 anni). Si conferma altresì che la quota 100 sarà condizionata dall’incremento dell’aspettativa di vita, e ci sarà il divieto di cumulo tra redditi da pensione (per chi usufruirà della quota 100) e redditi da lavoro (ad eccezione dei redditi derivanti da lavoro autonomo occasionale entro i 5000 euro).

I dipendenti pubblici che hanno maturato i requisiti entro il 31/12/2018 potranno accedere alla quiescenza con decorrenza dal 1° luglio, quanti invece li matureranno dal 1° gennaio dovranno presentare la domanda di pensione con 6 mesi di preavviso.

Opzione donna e ape sociale: i requisiti ultimi richiesti

L’ultima bozza che viene data come definitiva prevede che alla proroga dell’opzione donna possano accedere le lavoratrici dipendenti nate entro il 31/12/1960 e le autonome nate entro il 31/12/1959, che abbiano maturato almeno 35 anni di contributi versati entro il 31/12/2018.

La decorrenza resta in 12/18 mesi a seconda se dipendenti o autonome così come resta confermato il ricalcolo contributivo dell’assegno. Viene Confermata la proroga dell’Ape Sociale per un altro anno, la scadenza nuova è fissata al 31/12/2019. Confermato lo stop dell’ADV per il 2019, come annunciato dalle ultime dichiarazioni di Durigon. Non resta che attendere dunque il decreto ufficiale che dovrebbe approdare in Consiglio dei ministri il 17 gennaio.