Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha firmato il maxi decreto unico che contiene le misure in materia previdenziale ritenute i capisaldi della Legge di Stabilità 2019. Il 17 gennaio scorso, il Consiglio dei Ministri ha varato il cosiddetto decretone e, dopo la bollinatura da parte della Ragioneria generale dello Stato e la firma da parte del Capo dello Stato, il decreto legge dovrebbe essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
Si attende l'iter parlamentare per la conversione in legge
Numerose novità, infatti, saranno introdotte nell'arco del 2019: dalla Quota 100, al cosiddetto reddito di cittadinanza, alla proroga del regime sperimentale donna e all'Ape Sociale.
Nei prossimi giorni, infatti, dovrà essere avviato l'iter parlamentare per la conversione in legge del decreto che dovrà avvenire entro 60 giorni dalla pubblicazione. Tuttavia, come riportato dal quotidiano economico "Il Sole 24 Ore", i punti cardine del nuovo decreto legge sono la famigerata Quota 100 e il reddito di cittadinanza contenuti nel contratto di governo stipulato fra Lega e Movimento 5 Stelle. Si tratta di due misure volte a superare le rigidità imposte dalla precedente Riforma Fornero.
A partire da aprile, infatti, circa 492 mila lavoratori potranno scegliere l'uscita anticipata dopo il raggiungimento di almeno 62 anni di età anagrafica unitamente ai 38 anni di versamenti contributivi anche se l'intervento sarà in via sperimentale solo per un triennio.
Consentito anche il cumulo gratuito dei versamenti contributivi gestiti in diverse aree previdenziali al fine del raggiungimento dei requisiti.
Partenza ad aprile per il reddito di cittadinanza
Come stabilisce l'art.1 del maxi-decreto, inoltre, migliaia di soggetti in difficoltà economiche potranno richiedere il reddito di cittadinanza consistente in un assegno mensile di 780 euro a condizione di possedere un Isee inferiore ai 9.360 euro, un patrimonio immobiliare inferiore ai 30 mila euro e un patrimonio finanziaria sotto i 6 mila (fino a 20 mila per le famiglie con familiari disabili).
Tuttavia, per avere diritto al sussidio si dovrà aderire ad un percorso di formazione volta all'inserimento del mondo del lavoro. Tra le misure previste dal decreto, anche la proroga dell'Ape Sociale che consiste in un reddito ponte di 1.500 euro interamente a carico dello Stato per i lavoratori in condizioni economiche disagiate con almeno 63 anni di età e 30 anni di contributi e la proroga del regime sperimentale donna.
Particolare soddisfazione è giunta dal vicepremier del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio che in un post sui social ha scritto: "Bentornato Stato Sociale! Ora aspetto il momento in cui, grazie al lavoro di deputati e senatori, firmerà la legge con cui taglieremo lo stipendio di tutti i parlamentari e finalmente potremo dire addio privilegi".