Il Reddito di cittadinanza è il caposaldo del M5S e sarà realtà a partire dall'inizio del primo quadrimestre 2019. L'importo e la modalità con cui questa forma di tutela, atta ad arginare le disuguaglianze economiche presenti nel nostro paese, sono soggette a delle disposizioni fortemente volute dal Movimento 5 Stelle proprio per evitare azioni poco nobili. Ci sono dei paletti e delle indicazioni ferree con cui lo Stato si impegna ad erogare un importo, diverso a seconda della situazione, ad esempio se la cifra viene fatta pervenire ad un disoccupato od ad un inoccupato piuttosto che ad un pensionato.

Reddito di cittadinanza per disoccupati o inoccupati

Il Reddito di cittadinanza è la forma di aiuto fortemente voluta dal M5S per aiutare chi è in età da lavoro ma risulta essere disoccupato o inoccupato. Dall'inizio del primo quadrimestre del 2019 diverrà realtà, ma potranno beneficiarne solo alcune categorie di persone. Vediamo di seguito i requisiti: cittadini italiani o che risiedono da almeno 10 anni sul suolo italiano (gli ultimi 24 mesi devono essere stati senza interruzione); dell'importo totale erogato sotto forma di Rdc (reddito di cittadinanza) non sarà possibile prelevare più di 100 euro in contanti per i single e più di 250 euro per i nuclei familiari; i beneficiari dovranno sottoporsi ad un percorso per affinare le proprie competenze lavorative al fine di rendere più facile la possibilità di trovare un'occupazione.

Essi dovranno altresì svolgere attività utili alla collettività per almeno una giornata alla settimana; le offerte di lavoro saranno al massimo tre ed almeno una andrà accettata pena la decadenza del beneficio.

I 3 requisiti per la pensione di cittadinanza

Il reddito di cittadinanza non è stato concepito solo per aiutare chi è rimasto disoccupato o gli inoccupati alla ricerca del primo impiego.

Questa forma di tutela nasce per favorire le fasce più deboli della popolazione ad uscire dalla soglia della povertà integrando le Pensioni minime. Chi possiede determinate caratteristiche ed è titolare di un trattamento pensionistico inferiore all'importo minimo per potere vivere dignitosamente può fare richiesta alle Poste per ottenere l'integrazione della propria mensilità.

I beneficiari di questa forma di aiuto devono possedere i seguenti 3 requisiti: ISEE familiare inferiore a 9.360 euro all’anno; patrimonio immobiliare non superiore ai 30 mila euro; sul proprio conto corrente personale non ci deve essere un importo superiore ai sei mila euro per i single e agli ottomila euro per i nuclei familiari. Le specifiche su questa situazione sono chiare: il Cdm ha così disposto l'erogazione degli importi per i pensionati che vivono in condizione di disagio economico: ad un pensionato che vive da solo e che deve pagare un affitto verrà erogata una pensione di cittadinanza di 780 euro al mese; un pensionato che vive da solo e percepisce un trattamento pensionistico di invalidità si vedrà decadere tale reddito in favore della pensione di cittadinanza (l'importo erogato scende a 630 euro per chi è titolare di un immobile); ad una coppia di pensionati che non è in affitto verrà erogata una pensione di cittadinanza di euro 1.032 mensili.