"E' un coronamento di anni e anni di battaglie della Lega. E' una di quelle date da segnare in blu", lo ha dichiarato il ministro dell'Interno e segretario federale della Lega Matteo Salvini dopo la firma del maxi decreto unico contenente Quota 100 e reddito di cittadinanza da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la successiva pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

Attese 24 misure attuative

A partire dalla fine di febbraio, infatti, gli interessati potranno iniziare a preparare la documentazione necessaria per la presentazione delle istanze anche se si attendono tuttora i 24 provvedimenti che dovrebbero dare attuazione alle nuove norme in materia previdenziale contenute nella nuova Legge di Stabilità 2019.

Otto decreti attuativi, infatti, sono attesi per il cosiddetto meccanismo della Quota 100 mentre 14 dovrebbero riguardare il reddito di cittadinanza voluto dal Movimento 5 Stelle. Come riporta il quotidiano "La Repubblica", infatti, a breve l'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale dovrà emanare le circolari esplicative che spieghino le modalità di accesso ai benefici.

Dal 2019 si potrà uscire anche con 42 anni di contribuzione

Come ormai risaputo, il sistema della Quota 100 resterà in vigore solo per tre anni in quanto si tratta di una misura in via sperimentale: a margine di questo triennio, però, si potrà continuare ad usufruire dell'uscita anticipata dopo il raggiungimento di almeno 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne a prescindere dall'età anagrafica.

Una misura che potrebbe essere d'ausilio alla maggioranza di lavoratori precoci visto che hanno lunghe carriere contributive alle spalle. Stando a quanto riporta "Il Messaggero", anche chi beneficerà dell'uscita anticipata dovrà rispettare l'apertura di una finestra trimestrale. Inoltre, è stato bloccato l'adeguamento dei requisiti alla speranza di vita per il 2019 che avrebbe portato gli stessi a 43 anni e 3 mesi: non sono previsti aumenti legati all'aspettativa di vita fino al 31 dicembre 2026.

Tra le novità contenute nel decreto, inoltre, si evince la possibilità di colmare i vuoti contributivi attraverso una pace contributiva prevista per una durata massima di cinque anni a favore di tutti coloro che non hanno maturato contributi in una data antecedente il 31 dicembre 1995. Da non dimenticare, che i lavoratori del comparto privato potranno lasciare il Lavoro con Quota 100 a partire dal primo aprile mentre gli statali dovranno aspettare il primo agosto.