Il maxi decreto unico su reddito di cittadinanza e Quota 100 dovrebbe essere pronto entro domani. A rassicurarlo sono fonti vicine al Governo Lega-stellato. Il testo, infatti, è ancora al vaglio dei tecnici della Ragioneria generale dello Stato che dovrà apporre la propria bollinatura prima dell'invio del testo al Quirinale per la firma da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Possibili modifiche durante la conversione in legge

Stando a quanto riferisce l'agenzia di stampa "Ansa", l'obiettivo principale dell'esecutivo giallo-verde è inviare il cosiddetto decretone sul tavolo del Quirinale entro la giornata di domani ma si dovrà attendere il bollo finale della Ragioneria generale dello Stato che sta ultimando le ultime valutazione sulle coperture necessarie per finanziare le due misure in materia previdenziale come quota 100 e reddito di cittadinanza.

Durante l'iter parlamentare, però, non si escludono modifiche sulle misure: il ministro dell'Interno e segretario federale della Lega Matteo Salvini, infatti, mira all'estensione del cosiddetto reddito di cittadinanza fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle alle famiglie con disabili. Di Maio, invece, avrebbe rassicurato una probabile integrazione di circa 255 mila famiglie con disabili.

Inoltre, resta da sciogliere il nodo riguardante la liquidazione del Trattamento di Fine Servizio per i dipendenti della Pubblica Amministrazione che finora è fissata a 30 mila euro da corrispondere attraverso l'erogazione di un prestito bancario con interessi interamento a carico delle casse statali anche se il leader del Carroccio mira all'estensione della cifra a 40 o 45 mila euro.

Modifiche che potrebbero essere effettuate a margine della conversione in legge del decreto che dovrà avvenire entro 60 giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

Per Conte il sistema resta sostenibile

Intanto, il Premier Giuseppe Conte si ritiene soddifatto delle misure approvate volte a dare maggiore flessibilità in uscita ai lavoratori penalizzati dalla Riforma Fornero oltre a garantire il cosiddetto ricambio generazionale.

Per lo stesso Conte, infatti, il sistema previdenziale italiano rimane sostenibile anche con Quota 100 visto che si tratta di una misura in via sperimentale solo per tre anni. "Il sistema pensionistico rimane sostenibile perchè coloro che sceglieranno di andare in pensione prima percepiranno una somma inferiore e perchè questa riforma si applica solo per tre anni", ha spiegato.