Si è conclusa in data odierna, 20 febbraio, l'Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato chiamato a esprimersi di nuovo sull'eventuale diritto degli insegnanti in possesso del diploma magistrale conseguito entro l'anno scolastico 2001/2002 ad essere inseriti nelle Graduatorie a esaurimento.

Il Consiglio di Stato aveva già deliberato, in modo negativo, nell'Adunanza plenaria che si è svolta nel 2017. Questo ha determinato ripercussioni sulle sentenze per coloro che, fino ad allora, erano iscritti con riserva o assunti a tempo indeterminato, sempre con riserva, nelle suddette graduatorie.

I concorsi banditi dal Miur

Per ovviare, in parte, alla decisione negativa del Consiglio di Stato e permettere a questa categoria di docenti di avere altre opportunità di essere ammessi in ruolo, il Miur, mediante il DDg n. 1456 del 7 novembre scorso, ha indetto un concorso straordinario, che in alcune regioni ha già preso il via, che in teoria dovrebbe determinare graduatorie a carattere regionale entro il 30 luglio prossimo.

Oltre al concorso straordinario è atteso quello ordinario che dovrebbe determinare la copertura di circa 10.000 posti fra comuni e sostegno. I titoli validi per accedere sono il diploma magistrale conseguito entro l'anno scolastico 2001/02 o la Laurea in scienze della formazione primaria a prescindere dagli anni o meno di servizio effettuati.

Tale concorso verrà bandito, però, nelle regioni che hanno esaurito le graduatorie di merito del concorso 2016, nonché in quelle che si prevede verranno svuotate nel biennio in cui saranno valide le nuove graduatorie.

La decisione dei giudici

Il concorso, a prescindere dalla decisione dei giudici, andrà avanti normalmente, ma il verdetto avrà un enorme rilevanza sulle GaE in quanto, se la decisione fosse negativa, le sentenze continueranno a procedere e le GaE saranno limitate ai soli iscritti di diritto.

Si prevede, per quest'anno, l'aggiornamento dei punteggi e l'eventuale cambio di provincia per i docenti già inseriti, compresi quelli con riserva.

Quando si conoscerà l'esito

Per conoscere l'esito della decisione, si presume, ci vorranno alcune settimane. Prendendo ad esempio la scorsa sentenza che si è svolta il 15 novembre 2017, l'esito è stato reso pubblico il 20 dicembre, quindi circa un mese dopo. Si spera che anche in questa occasione i tempi non siamo molto lunghi e che il pronunciamento venga pubblicato entro gli stessi tempi in modo da non fare attendere i tantissimi docenti interessati.