Molte sono le speranze di poter ritornare nelle regioni del sud per i molti docenti che lavorano al nord con la prossima domanda di mobilità. Infatti, come è stato anticipato dal ministro dell'Istruzione Marco Bussetti i trasferimenti dal nord al sud dovrebbero essere molti di più di quelli preventivati, considerando l'enorme numero di domande di pensionamento anticipato. Inoltre, quest'anno sono previste alcune novità per la domanda di mobilità, tra cui ci sarà un'unica finestra di domanda per ogni ordine e grado d'istruzione. Di seguito le novità previste per la prossima mobilità.
Mobilità 2019/2020: unica la domanda e la data di pubblicazione dei trasferimenti
La sezione di Istanze online sul sito del Miur da cui sarà possibile inviare la domanda di mobilità con finestra unica si aprirà tra fine aprile e inizio maggio 2019, come affermato dal ministro dell'Istruzione Marco Bussetti nei giorni scorsi. Sarà unica la domanda di mobilità ma anche la data di pubblicazione dei trasferimenti per tutti gli ordini e gradi di istruzione. Il fatto di avere disponibili tutti i trasferimenti con molta probabilità già a metà del mese di giugno, permetterà di sfruttare tutti i posti che si rendono via via disponibili, inoltre, con questo si permetterà di anticipare i tempi di assunzione dei docenti.
Per quanto riguarda invece, la valutazione dei titoli essa rimane invariata allo scorso anno. Pertanto, il servizio preruolo e ruolo verranno valutati 6 punti. Le fasi della mobilità sono tre ovvero: comunale, provinciale e interprovinciale (per la mobilità interprovinciale verrà riservato il 40 per cento dei posti rimasti disponibili dopo i trasferimenti provinciali, il 10 per cento sarà riservato ai passaggi di cattedra e a quelli di ruolo).
I docenti che stanno svolgendo il terzo anno del percorso Fit, all’esito positivo della prova finale verranno riconfermati con titolarità di Scuola dal 1° settembre 2019 sulla sede di attuale servizio. Per la mobilità d’ufficio e quindi anche per i perdenti posto, la continuità di servizio ha un valore di due punti fino al primo quinquennio e di tre punti per gli anni di servizio successivo al quinto (escluso quello in corso).
Si riporta un esempio di seguito: un docente con 7 anni servizio nella stessa scuola, avrà un totale di 16 punti, così calcolato i primi 5 anni di servizio sono pari a 10 punti, ossia 5x2, mentre gli altri due anni successivi ai cinque sono ulteriori sei punti, ovvero 3x2.