Quota 100 è la riforma sperimentale introdotta dall'esecutivo giallo-verde e che resterà in vigore per il triennio 2019-2021. Molti sono stati i pareri contrastanti contro questa riforma che va a superare la legge Fornero, che comunque rimane in vigore. Dal 29 gennaio essa è, però, legge di Stato. In commissione Lavoro è stato presentato un emendamento a favore delle donne, più precisamente esso è favore delle madri lavoratrici. All'interno dell'emendamento è contenuta la proposta secondo la quale si vorrebbe dare la possibilità alle donne di beneficiare ulteriormente di quota 100.

Come è noto la riforma consente di uscire in anticipo dal mondo del lavoro fino a 5 anni. La Lega, però, vorrebbe garantire alle donne e madri lavoratrici un ulteriore beneficio.

Quota 100: a favore delle madri lavoratrici

Secondo quanto riporta il sito Adnkronos, la Lega avrebbe presentato in commissione Lavoro al Senato un emendamento per quota 100, la riforma del sistema previdenziale permette di uscire dal mondo del lavoro, a chi ha almeno 62 anni di età e 38 anni di contribuzione effettiva, con 5 anni di anticipo. Questa riforma nasce per superare la legge Fornero, ma ha anche come scopo quello di garantire un turn-over generazionale. Sembra, però, che i benefici non siano solo questi. Infatti, pochi giorni fa, la Lega ha presentato un emendamento al decreto che si trova in fase di conversione in legge alla commissione Lavoro.

Quota 100, fortemente voluta dal leader del Carroccio e ministro dell'Interno Matteo Salvini, avrebbe come scopo quello di favorire le donne lavoratrici, in particolare le madri che lavorano e che hanno una famiglia numerosa. Se l'emendamento al decreto dovesse essere approvato, verrebbe data la possibilità alle madri lavoratrici di uscire dal mondo del lavoro in anticipo di 4 mesi per ciascun figlio, fino a un massimo di 12 mesi.

All'interno dell'emendamento è possibile leggere la seguente modifica: "È riconosciuto alla lavoratrice un anticipo di età, rispetto al requisito anagrafico di accesso alla pensione di vecchiaia ed alla pensione anticipata, pari a 4 mesi per ogni figlio ed al massimo di 12 mesi".

Quota 100: pensione in anticipo per le mamme

L'emendamento di modifica al decreto contenente quota 100 sarebbe, quindi, a favore delle madri lavoratrici.

Sul sito Adnkronos è possibile leggere che l'emendamento di modifica prevede un ulteriore possibilità. Le lavoratrici possono scegliere o tra l'opzione riportata nelle righe precedenti oppure optare per un'altra possibilità. Esse potrebbe decidere per la determinazione della quota di pensione, calcolata con il metodo contributivo applicando il moltiplicatore per l'accesso all'età della pensione, maggiorato di un anno, se ha uno o due figli oppure maggiorato di due anni, se ha 3 o più figli. Questo consentirebbe alle lavoratrici donne e madri di beneficiare di un assegno pensione più alto.