L'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha diramato le sue circolari esplicative per dare maggiori informazioni sulle modalità di inserimento delle domande di pensionamento con Quota 100 ed è subita partita la corsa alle istanze: più di 12 mila domande presentate in 4 giorni dall'entrata in vigore della misura in materia previdenziale anche se si attende la conversione in legge del maxi decreto.
Pensione dal primo settembre per il comparto scuola
Il cosiddetto decretone, infatti, sta seguendo il suo iter parlamentare in aula in Senato dove sono in discussione alcuni punti poco chiari riguardanti il Trattamento di Fine Servizio per i dipendenti della Pubblica Amministrazione e il riscatto di laurea a favore di tutti coloro che hanno compiuto i 50 anni di età anagrafica.
Intanto, come spiega l'ente di previdenza, dal primo febbraio sarà disponibile online sul portale del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca la nuova circolare che spiega le modalità di prepensionamento per i dipendenti del comparto Scuola: questa categoria di lavoratori, infatti, potrà presentare istanza di pensione anticipata a partire dal 4 febbraio fino al 28 febbraio con decorrenza della pensione dal prossimo primo settembre.
Stando a quanto affermato dal quotidiano economico "Il Sole 24 Ore", infatti, il decreto firmato alcuni giorni fa dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, prevede che i lavoratori del comparto scuola potranno richiedere il pensionamento qualora alla data del 31 dicembre 2019 abbiano maturato almeno 62 anni di età anagrafica accompagnati dai 38 anni di versamenti contributivi entro il 28 febbraio 2019.
Essi, infatti, potranno cessare il servizio a partire dal primo settembre 2019. Tuttavia, la circolare del'Inps pubblicata sul sito del Miur, spiega che il pensionamento potrà essere richiesto dal personale Ata, dai dirigenti scolastici e dal personale docente compresi gli insegnati di religione, i quali, dovranno utilizzare in via esclusiva la procedura online.
Finestre fino a 18 mesi per le lavoratrici
Inoltre, le altre circolari dell'Inps, spiegano le modalità di accesso al regime sperimentale donna a favore delle lavoratrici: si potrà richiedere il pensionamento anticipato al raggiungimento dei 59 anni di età anagrafica (per le autonome) e 58 anni se dipendenti fermo restando il requisito dei 35 anni di contribuzione e il ricalcolo dell'assegno secondo il metodo contributivo. Il diritto alla pensione, infatti, avrà decorrenza dopo 12 mesi per le lavoratrici dipendenti e dopo 18 mesi per le autonome.