A quattro giorni dall'avvio della quota 100 i riscontri numerici offerti dall'Istituto pubblico di previdenza evidenziano oltre 15mila richieste di pensionamento. Che l'interesse fosse elevato era però emerso sin dalle prime ore, visto che già poco dopo la pubblicazione della prima comunicazione contenente le istruzioni operative si erano prodotte centinaia di richieste di quiescenza non solo attraverso gli sportelli pubblici ed i patronati, ma anche tramite lo stesso call center dell'Inps. Nella pratica, le tabelle fornite alle 19:00 di venerdì sera evidenziavano l'arrivo di 15652 domande di pensionamento, di cui 5098 riferibili a pratiche di dipendenti pubblici e 10554 a coloro che risultano impiegati nel privato.

Resta implicito che il ritmo di invio delle richieste risulta molto elevato, stante che la media è di circa 5mila pratiche al giorno (che vanno ad aggiungersi alle richieste in arrivo con i requisiti ordinari di quiescenza e con le altre opzioni disponibili).

Pensioni anticipate e quota 100: occhi puntati sul primo report trimestrale dell'Inps

Se da un lato il successo dell'operazione di pensionamento anticipato tra coloro che hanno maturato i requisiti di quiescenza (62 anni di età e 38 anni di contribuzione) appare acclarato, dall'altro lato emerge la questione delle coperture stanziate per coprire i costi relativi alle nuove richieste di uscita dal lavoro. In questo senso, il vero banco di prova sarà il monitoraggio avviato dall'Inps nei prossimi mesi in merito al numero di domande ricevute.

L'obiettivo implicito è di fornire al Governo il quadro della situazione aggiornato, così da poter intervenire nel caso in cui i costi dovessero eccedere i fondi stanziati. In tal caso, spetterà al Ministero dell'Economia ed a quello del Lavoro decidere quali tagli operare per riportare l'operazione in linea con le previsioni.

Uscite flessibili, le prossime settimane saranno decisive per capire il trend delle richieste

Tenendo presente quanto evidenziato finora, appare anche chiaro che le prossime settimane risulteranno decisive per comprendere quale sarà l'effettivo trend delle richieste di pensionamento. Sul punto bisogna infatti sottolineare che nella fase iniziale la corsa alle domande potrebbe risultare giustificata anche dai pochi giorni a disposizione per rispettare la scadenza di fine gennaio, necessaria a centrare la prima finestra utile di uscita.

Proprio il meccanismo delle finestre (trimestrali per il settore privato e semestrale per il pubblico) è stato pensato per scaglionare le uscite, in modo da rendere fattibile la gestione delle pratiche ed il loro monitoraggio, oltre che per garantire la continuità di lavoro nel turn over intero alle aziende e soprattutto nella pubblica amministrazione.