Il Senato ha espresso il parere favorevole sulle proposte di modifica riguardanti il Reddito di cittadinanza e altre misure in materia previdenziale contenute nel cosiddetto decretone, tra qui la ormai iconica quota 100 . Come ormai noto, il testo del maxi decreto è approdato da alcuni giorni in aula al Senato, che oggi ha dunque dato voto favorevole ad alcuni degli emendamenti proposti, ed entro la prossima settimana passerà in esame alla Camera per l'approvazione definitiva.
Governo pronto a nuove modifiche
Circa 70 emendamenti sono stati presentati da Lega e Movimento 5 Stelle, 39 dei quali sono stati ritirati.
Si tratta di alcune modifiche riguardanti le misure di stampo previdenziale contenute nel decretone, con il governo Conte ache vrebbe già pronto un altro pacchetto di modifiche da sottoporre alla Camera. Come riporta "Rai News", il Senato ha già approvato con 149 pareri favorevoli gli emendamenti riguardanti il salario minimo da corrispondere ai beneficiari del Reddito di cittadinanza, che saranno obbligati ad accettare la proposta di lavoro: tutti coloro che richiederanno il sussidio voluto dal Movimento 5 Stelle, infatti, dovranno accettare le eventuali proposte di lavoro qualora il salario sia pari o superiore a 858 euro mensili. Come specifica l'emendamento al decretone, infatti, l'offerta è congrua se la retribuzione è superiore di almeno il 10% del beneficio fruibile.
L'altro emendamento che ha ricevuto il via libera dal Senato, invece, riguarda l'assunzione dei navigator che si occuperanno di guidare i percettori del sussidio in un percorso formativo e che potrà avvenire solo dopo il parere della Conferenza Stato-Regioni. Accolta anche la proposta avanzata dal segretario federale della Lega, il vicepremier Matteo Salvini, inerente alla possibilità di svolgere il servizio civile presso i Comuni anche se si percepisce il cosiddetto Reddito di cittadinanza, per un tempo minimo di 8 ore fino ad un massimo di 16 ore.
Particolare soddisfazione è giunta dal vicepremier del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, che a margine della seduta ha affermato: "Sono molto, molto soddisfatto. Non è solo una vittoria del M5S, ma soprattutto di tutte quelle persone dimenticate delle politiche dei vecchi governi".
Sconto contributivo per le donne con figli
Quanto a Quota 100, invece, il governo Conte sta valutando l'ipotesi di introdurre uno sconto contributivo a favore delle lavoratrici madri con figli, le quali avranno la possibilità di anticipare l'uscita di un ulteriore anno per ogni figlio rispetto ai requisiti previsti dall'attuale sistema delle quote: una madre con due figli a carico, infatti, avrà la possibilità di richiedere il pensionamento con 36 anni di versamenti contributivi anziché 38. Tuttavia, la proposta potrebbe essere presentata a margine del passaggio del decreto alla Camera.