Dopo l'approvazione della Quota 100 e del cosiddetto reddito di cittadinanza da parte del Senato e le numerose polemiche susseguitesi in questi giorni, il Governo giallo-verde dovrà mettersi nuovamente al lavoro per raggiungere il prossimo obiettivo sbandierato dalla Lega, ovvero, Quota 41.
Durigon sui dati Ocse: 'Sono inattendibili'
Ad affermarlo è il sottosegretario al Ministero del Lavoro Claudio Durigon soffermatosi sul parere tutt'altro che positivo espresso alcuni giorni fa dall' Ocse sulle misure in materia previdenziale contenute nel cosiddetto decretone.
"I dati dell'Ocse non possono essere rapportati a Quota 100. E' una cosa complementare priva di senso", ha spiegato. Difatti, stando a quanto afferma lo stesso Durigon, il rapporto si riferisce al mese di febbraio mentre circa 37 mila italiani riceveranno il primo assegno con Quota 100 a partire da aprile e pertanto, i primi dati sul mercato inizieranno a notarsi nei prossimi mesi.
Inoltre, i dati dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico dimostrano quanto sia necessaria la misura che garantisce la pensione anticipata a partire dai 62 anni di età anagrafica. Difatti, circa 40 mila persone che hanno presentato domanda di prepensionamento sono appartenenti alla Pubblica Amministrazione e, come preventivato dall'esecutivo, lo sblocco del ricambio generazionale avverrà a novembre.
"Quota 100 rappresenta un'ottima scelta per combattere la congiuntura economica negativa ed abbassare i numeri della disoccupazione", ha spiegato ancora Claudio Durigon.
Quota 41 ed esodati prossimi obiettivi dell'esecutivo
Inoltre, il famigerato meccanismo delle quote accompagnato dall'Ape Sociale e dal regime sperimentale donna, consentirà a circa 350 mila persone di anticipare l'uscita ma resta soltanto una misura in via sperimentale solo per un triennio mentre a partire dal 2021 dovrebbe entrare in campo l'uscita anticipata dopo il raggiungimento dei 41 anni di anzianità contributiva indipendentemente dall'età anagrafica.
Ciò, costituisce il prossimo obiettivo del Governo Conte e la Ragioneria dello Stato non avrebbe imposto alcun vincolo sulle risorse economiche. Non resta esclusa, infatti, la possibilità di intervenire anche con l'estensione della Quota 100 ad una platea più ampia di beneficiari.
Resta ancora da risolvere, inoltre, la delicata questione degli esodati rimasti esclusi dalle otto precedenti misure di salvaguardia. Per Durigon, infatti, nessuna promessa non è stata mantenuta e le 6 mila unità rimasti privi di copertura previdenziale, avranno presto una risposta.