Le domande di adesione alla famigerata Quota 100 sono giunte a 162 mila unità con il maggior numero di richieste provenienti da Roma (circa 13 mila domande), altre 7.500 istanze, invece, sono pervenute da Milano e 6.900 domande sono state presentate a Napoli. Stando a quanto riporta il quotidiano "Il Messaggero", sono circa 59.642 le richieste avanzate dai lavoratori appartenenti al settore privato mentre altre 51.913 sono le istanze provenienti dalla Pubblica Amministrazione.

Quota 100 in via sperimentale, mani avanti su Quota 41

Intanto, si continua a fare strada l'ipotesi dell'introduzione del meccanismo della Quota 41 nella prossima manovra finanziaria del 2020.

Si tratta di un sistema di pensionamento anticipato dopo il raggiungimento di almeno 41 anni di anzianità contributiva indipendentemente dall'età anagrafica e senza alcun tipo di penalizzazione. Come ormai noto, infatti, la Quota 100 è una misura in via sperimentale che resterà in vigore solo per un triennio con la possibilità per il Governo di allargare ulteriormente la platea dei potenziali beneficiari del meccanismo della Quota 41 a partire dal 2022.

Ad oggi, infatti, la cosiddetta Quota 41 è riservata ai soli lavoratori precoci, ovvero, a tutti coloro che hanno iniziato a lavorare in giovane età (almeno un anno prima dei 19 anni), hanno una lunga carriera contributiva alle spalle e che rientrano nei profili di tutela individuati dalla precedente Legge di Stabilità: disoccupati che hanno esaurito gli ammortizzatori sociali, i caregivers che assistono familiare con disabilità, gli addetti alle mansioni usuranti e gli invalidi al 74%; cosa che fino ad adesso ha ristretto il numero dei potenziali beneficiari.

Tuttavia, stando alle conferma giunte da Lega e Movimento 5 Stelle, Quota 41 potrebbe trattarsi di un obiettivo a lungo termine visto che, come afferma il sottosegretario al ministero del Lavoro Claudio Durigon, bisognerebbe dare maggiore priorità alle lavoratrici con l'ulteriore proroga del regime sperimentale donna fino al 31 dicembre 2020 e l'introduzione di un bonus contributivo per ogni figlio.

"Quota 41 per tutti è un obiettivo a lungo termine del Governo in carica", ha spiegato Durigon.

Durigon: 'Priorità alle donne'

È questo il motivo che indurrebbe migliaia di lavoratori a scendere in piazza per avviare le proteste contro un Governo che non mantiene la parola data. Tuttavia, la battaglia entrerà nel vivo solo dopo l'estate, ovvero, nel momento in cui riaprirà il cantiere della nuova Legge di Stabilità che entrerà in vigore nel 2020 e che porterà in discussione nuove tematiche sul fronte previdenziale che con molta probabilità saranno inserite nella Finanziaria.