L’introduzione della norma che consente il riscatto della laurea agevolato ha avuto come effetto un vero e proprio boom di domande. Secondo i dati forniti dall’Inps, infatti, a partire dal mese di marzo le richieste di riscattare il periodo di studi a fini previdenziali hanno fatto registrare un incremento esponenziale, proprio in coincidenza con l’entrata in vigore della norma che consente un notevole risparmio a chi si è laureato dopo il 1996.
Per venire incontro a quanti desiderano approfittare di questa possibilità, l’Inps ha reso disponibile sul proprio sito un simulatore per il calcolo della cifra da versare ai fini di consentire una corretta valutazione della convenienza del riscatto.
Da ieri, 16 luglio, l’Istituto ha inoltre pubblicato una comunicazione per spiegare il funzionamento del simulatore.
Simulatore Inps per il riscatto della laurea: come funziona
Con il simulatore del riscatto di laurea disponibile sul portale Inps, è possibile calcolare con buona approssimazione l’ammontare dei versamenti da effettuare in moda da valutare la convenienza dell’operazione.
Per utilizzare il simulatore, bisogna accedere utilizzando il proprio codice PIN, SPID o CNS, al servizio “Riscatto di laurea” e selezionare la sezione “Simulazione calcolo”. Dopo aver scelto la gestione previdenziale per la quale si vuole effettuare la simulazione, occorre poi inserire alcuni dati: anno di iscrizione all’università, periodo da riscattare e numero di rate in cui si desidera frazionare il pagamento.
A questo punto è sufficiente cliccare alla voce “Calcola l’onere del tuo riscatto di laurea” per ottenere una simulazione sugli importi orientativamente da versare per il riscatto degli anni di laurea.
Chi può richiedere il riscatto della laurea agevolato
Il riscatto degli anni di laurea ai fini della pensione consiste nella possibilità di versare a posteriori i contributi relativi agli anni di corso sostenuti per il conseguimento del titolo di studio.
Può essere quindi richiesto da tutti coloro che hanno conseguito un diploma di laurea, di specializzazione oppure un dottorato di ricerca, purché per gli anni in questione non risultino contributi versati e il richiedente abbia versato almeno un contributo all’ordinamento pensionistico a cui viene chiesto il riscatto.
Il decreto legge n° 4/2019, istitutivo di Reddito di Cittadinanza e Quota 100, ha introdotto la possibilità del riscatto a costi agevolati, grazie ad una detraibilità dell’onere del 50 percento in cinque quote annuali e la rateizzazione fino a 60 mesi, a condizione di non aver maturato alcuna contribuzione prima del 31 dicembre 1995 e di non essere titolari di pensione. Questo si traduce in un costo medio di 5.200 euro per ogni anno da riscattare, con un risparmio del 50-60% rispetto a quanto spenderebbe chi si è laureato prima del 1996.