Il mese di luglio sarà caratterizzato da alcune proteste nel settore dei trasporti, che metteranno a rischio le partenze degli italiani per le vacanze estive. Da cerchiare in rosso sul calendario sarà la data di venerdì 26 luglio 2019, quando il personale del Gruppo Alitalia incrocerà le braccia per 24 ore. A promuovere questa agitazione sono state le sigle sindacali ANPAC, ANPAV e USB Lavoro Privato. Non si fermerà soltanto il personale navigante, ovvero piloti e esistenti di volo, ma non presteranno servizio anche i lavoratori a terra. La giornata sarà caratterizzata da altre proteste.

Ad esempio, FILT-CGIL, FIT-CISL e UILT-UIL hanno annunciato 4 ore di stop (10.00-14.00) per l’intero comparto aereo, dal quale si chiameranno fuori i dipendenti di ENAV. Ai tre sindacati si unirà anche CISAL Trasporti. Per tutto il giorno poi, si fermerà il personale delle aziende e dei vettori operanti nel comparto aereo aderente a FAST-CONFSAL. Sarà, dunque, una giornata critica per chi si metterà in viaggio. Presso gli scali aeroportuali di Milano, sia Linate, che Malpensa, incrocerà le braccia anche il personale di SEA. Il mese di luglio, però, proporrà altri scioperi, uno dei quali si svolgerà pochi giorni prima.

Sciopero di Air Italy mercoledì 10 luglio

Il personale di terra di Air Italy si fermerà per 4 ore (12.00-16.00) nella giornata di mercoledì 10 luglio 2019.

Contemporaneamente incroceranno le braccia i lavoratori della società Babcock MCS del servizio antincendio a livello nazionale. Tra le giornate critiche del mese corrente avremo anche mercoledì 24 luglio 2019. In programma ci sarà uno sciopero intersettoriale indetto da FILT-CGIL, FIT-CISL e UILT-UIL, oltre a CISAL Trasporti, che andrà a coinvolgere tutti i trasporti, ad esclusione del comparto aereo, che verrà coinvolto poche ore più tardi.

Il TPL si fermerà per 4 ore con modalità territoriali, mentre il comparto ferroviario subirà uno stop di 8 ore (9.01-17.01). Claudio Tarlazzi, segretario generale di UIL Trasporti, sottolinea come il Paese, così come i lavoratori di questo settore, abbiano bisogno di regole, pianificazioni e programmazioni. La protesta non sarà in particolare contro Lega e M5S, bensì contro l’immobilismo del Governo.

Stefano Malorgio, segretario generale di FILT-CGIL, aggiunge come il Governo non abbia mai convocato i sindacati, tranne che in casi sporadici per gestire alcune crisi. Viene chiesto di aprire un tavolo di confronto per cercare di risolvere le numerose questioni rimaste in sospeso da troppo tempo, molte delle quali porterebbe ad un aggiornamento del Piano Generale dei Trasporti e della Logistica.